E’ quella di Cosenza, nell’ultimo biennio, la provincia della Calabria che meno ha consumato suolo, in termini percentuali; seguono Catanzaro, Reggio Calabria, Crotone e Vibo Valentia. Mentre la Calabria è ben al di sotto della media nazionale, i numeri complessivi che interessano il Sistema Paese non sono affatto rassicuranti.
Sono questi i dati del Rapporto ISPRA-SNPA sul “Consumo di Suolo in Italia 2018” presentati questa mattina alla Camera dei Deputati. In questa edizione, l’Istituto aggiorna i dati e approfondisce gli studi analizzando anche il territorio compromesso dai cantieri all’interno delle aree vincolate.
Il Servizio Acque del Dipartimento provinciale Arpacal di Cosenza ha comunicato questa mattina al Sindaco e contestualmente al Ministero della Salute ed alla Regione Calabria, la non conformità dei risultati delle analisi dei campioni prelevati in data 10.07.2018 presso le stazioni di campionamento denominate:
100 mt. dx Torrente Coriglianeto
100 mt. sx Torrente Coriglianeto
100 mt. nord canale Missionante
in cui il parametro relativo all' Escherichia coli ha dato un valore superiore ai limiti.
Sarà compito del Comune interessato avvisare la cittadinanza con apposita ordinanza del Sindaco di divieto temporaneo della balneazione; I risultati dei controlli suppletivi, che saranno effettuati al fine di verificare l'entità e la durata dell'inquinamento, saranno comunicati nel più breve tempo possibile per rimuovere il divieto di balneazione.
Continueranno per tutto il 2018 i controlli che il Servizio di Prevenzione, Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ( SPISAL) dell’Azienda Sanitaria di Catanzaro sta svolgendo, con il supporto del Laboratorio fisico “E. Majorana” del Dipartimento provinciale di Catanzaro dell’Arpacal, negli studi dentistici, cliniche e strutture sanitarie pubbliche e private della provincia di Catanzaro.
La chiazza schiumosa di colore biancastro e marrone galleggiante nello specchio acqueo antistante gli stabilimenti balneari "La Capannina" e “La Playa” nel comune di Locri, in provincia di Reggio Calabria, che aveva allarmato nei giorni scorsi la comunità locale, non è proveniente da scarichi di depurazione, bensì è il risultato della presenza di aggregati mucillaginosi.
In occasione del Consiglio del Sistema Nazionale della Protezione Ambientale (SNPA), che riunisce tutti i manager delle Arpa italiane, che si sta tenendo oggi a Roma nella sede dell’ISPRA, primo incontro con il Ministro dell’Ambiente, Gen. Sergio Costa.
Sono 1847 i campionamenti effettuati dai tecnici dei Servizi Acque dei Dipartimenti Provinciali dell’Arpacal in questo primo trimestre di campagna di balneazione 2018; e 3694 sono le determinazioni microbiologiche ottenute analizzando i due parametri previsti dalla normativa di settore. Di questo corposo numero di campioni prelevati, solo 27, cioè circa il 2% del totale, sono risultati non conformi ai valori limite previsti dalla normativa vigente. Per un tratto di costa, quello vibonese nello specifico, i prelievi di campioni sono stati sospesi sino a lunedì prossimo a causa delle avverse condizioni meteo che hanno interessato nei giorni scorsi quell’area.
Effettuato da parte del Servizio Suolo e Rifiuti del Dipartimento Provinciale di Cosenza, diretto dall’Ing. Eugenio Filice, l’intervento richiesto dal Comando di Polizia Locale del Comune di Amantea inerente il ritrovamento di un fusto spiaggiato sull’arenile della località tirrenica.
La nave oceanografica Astrea dell’ISPRA sarà in Calabria, a partire dal 18 luglio, per partecipare alle operazioni di rilievo morfobatimetrico, in una prima fase sulla costa tirrenica calabrese, utili a produrre gli strati informativi necessari per la realizzazione della cartografia digitale dei SIC (Siti di Interesse Comunitario) marini presenti in Calabria, nonché alcune aree interessate dal programma Marine Strategy.