In questa sezione è possibile trovare la normativa che riguarda la matrice ambientale acqua:
Normativa comunitaria
- Direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000 (G.U.C.E. L327 del 22.12.2000)
- Direttiva 2007/60/CE
- Direttiva 2006/11/CE. Inquinamento provocato da certe sostanze pericolose scaricate nell'ambiente idrico
- Direttiva 2008/105/CE. Standard di qualità ambientale nel settore della politica delle acque - Modifica e successiva abrogazione delle direttive del Consiglio 82/176/CEE, 83/513/CEE, 84/156/CEE, 84/491/CEE e 86/280/CEE, nonché modifica della direttiva 2000/60/CE
- Direttiva 2009/90/CE. Specifiche tecniche per l'analisi chimica e il monitoraggio dello stato delle acque - Direttiva 2000/60/Ce
Normativa nazionale
- Decreto Legislativo 10 dicembre 2010, n. 219 (G.U. n.296 del 20.12.2010)
- Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 8 novembre 2010, n. 260 (So n. 31 alla G.U. 7 febbraio 2011 n. 30)
- Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 17 luglio 2009 (G.U. n. 203 del 02.09.2009)
- Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 14 aprile 2009, n. 56 (Sup.Ord. n. 83 G.U. n. 124 del 30.05.2009
- Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 16 giugno 2008, n. 131 (Sup.Ord. n. 189 G.U. n. 187 del 11.8.2008)
- Decreto Legislativo 03 aprile 2006, n. 152 (Sup. Ord. n. 96/L G.U. n. 88 del 14.04.2006)
- Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio 18 settembre 2002 (Sup. Ord. n. 198 G.U. n. 245 del 18.10.2002)
- D.Lgs. 152/2006 modificato dal D.Lgs. 4/08
- D.M. 131/08
- D.M. 56/09
- D.M. 17/07/2009
- Legge 36/2010
- D.M. 260/2010
- D.Lgs. 116/2008
- D.Lgs. 219/2010
ACQUE SOTTERRANEE
A differenza delle acque superficiali - presenti in corpi idrici ben identificabili come fiumi, torrenti e laghi - le acque sotterranee sono contenute nel sottosuolo in corpi idrici “nascosti”, le cui caratteristiche e dimensioni - non note a priori - possono essere determinate tramite apposite indagini.
Normativa comunitaria
- Direttiva 2006/118/CE
Normativa nazionale
- Decreto Legislativo 11 febbraio 2010, n. 22 (GU n. 45 del 24 febbraio 2010 )
- Decreto Legislativo 16 marzo 2009, n. 30 (GU n.79 del 4 aprile 2009 )
- Decreto Legislativo 16 gennaio 2008, n. 4 (GU n.24 del 29 gennaio 2008 - Suppl. Ordinario n. 24 )
- Testo Unico Ambientale - D.Lgs 3/04/2006, n.152 PARTE III – SEZIONE II; PARTE IV – TITOLO V
- Decreto Legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 (GU n.59 del 12 marzo 2003 - Suppl. Ordinario n. 40 )
- Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri 12 febbraio1999
- Legge 09 dicembre 1998, n. 426 (GU n.291 del 14 dicembre 1998 )
- Decreto Legislativo 12 luglio 1993, n. 275
ACQUE DI PISCINE
Si definisce piscina ”un complesso attrezzato per la balneazione che comporti la presenza di uno o più bacini artificiali utilizzati per attività ricreative, formative, sportive e terapeutiche esercitate nell’acqua contenuta nei bacini stessi"
- Conferenza Stato – Regione 16/01/2003
ACQUE SUPERFICIALI
Con il termine "acque superficiali" si intendono tutte le acque interne con l'eccezione delle acque sotterranee, ovvero l'insieme delle acque correnti di fiumi, torrenti, ruscelli e canali, delle acque stagnanti di laghi e paludi, delle acque di transizione e delle acque marino-costiere incluse nella linea di base che serve da riferimento per definire il limite delle acque territoriali. Le acque dei fiumi e dei laghi sono generalmente classificate come acque dolci, per la bassa concentrazione di sali che le rende appropriate per l'uso potabile. La acque di transizione, ubicate in prossimità delle foci fluviali o contenute negli stagni a ridosso della linea costiera, hanno parziale natura salina, essendo influenzate sia dai flussi d'acqua dolce, corrente, sorgiva e piovana, sia dalla vicinanza delle acque marino-costiere.
Normativa comunitaria
- Direttiva 2006/7/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 febbraio 2006 relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione e che abroga la direttiva 76/160/CEE
- Direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000 che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque.
- Decisione n. 2455/2001/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 novembre 2001
Normativa nazionale
- Decreto ministeriale 27 novembre 2013, n. 156 "Regolamento recante i criteri tecnici per l'identificazione dei corpi idrici artificiali e fortemente modificati per le acque fluviali e lacustri, per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante Norme in materia ambientale, predisposto ai sensi dell'articolo 75, comma 3, del medesimo decreto legislativo".
- Decreto legislativo 10 dicembre 2010, n. 219 "Attuazione della direttiva2008/105/CE relativa a standard di qualità ambientale nel settore della politica delle acque,...
- Decreto ministeriale 8 novembre 2010, n. 260 "Criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali ... - ...Modifica norme tecniche Dlgs 152/2006..."
- Decreto 30 marzo 2010 "Definizione dei criteri per determinare il divieto di balneazione, nonché modalità e specifiche tecniche per l’attuazione del decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 116, di recepimento della direttiva 2006/7/CE, relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione." (pdf dalla Gazzetta Ufficiale)
- Decreto ministeriale 17 luglio 2009 "Individuazione delle informazioni territoriali e modalità per la raccolta, lo scambio e l’utilizzazione dei dati necessari
alla predisposizione dei rapporti conoscitivi sullo stato di attuazione degli obblighi comunitari e nazionali in materia di acque." - Decreto 14 aprile 2009, n. 56 " Regolamento recante criteri tecnici per il monitoraggio dei corpi idrici e l'identificazione delle condizioni di riferimento per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante Norme in materia ambientale, predisposto ai sensi dell'articolo 75, comma 3, del decreto legislativo medesimo"
- Decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 116 "Attuazione della direttiva 2006/7/CE relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione e abrogazione della direttiva 76/160/CEE"
- Decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4 "Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale"
- Decreto legislativo 8 novembre 2006, n. 284 "Disposizioni correttive e integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale"
- Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e successive modifiche ed integrazioni
- Decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152 "Disposizioni sulla tutela delle acque dall'inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole"
RIPASCIMENTO DEI LITORALI
Ogni spiaggia è costituita da un accumulo di sedimenti la cui natura, origine e dimensione è strettamente variabile e legata ai numerosi processi di alterazione che vi hanno operato. L’erosione dei litorali è la conseguenza di un deficit sedimentario del sistema spiagge determinato dall’eccedenza delle uscite rispetto alle entrate; oggi è un fenomeno generalizzato e dovuto a fattori globali –naturali e antropici- su cui è difficile intervenire.
Normativa nazionale
- Legge 31 luglio 2002, n. 179 (G.U. n. 189 del 13.08.2002)
- Decreto del Ministero dell'Ambiente 24 gennaio 1996 (G.U. n. 31 del 07.02.1996)
ACQUE DI TRANSIZIONE
I corpi idrici superficiali in prossimità della foce di un fiume, che sono parzialmente di natura salina a causa della loro vicinanza alle acque costiere, ma sostanzialmente influenzate dai flussi di acqua dolce.
Normativa nazionale
- Decreto del Ministero della Sanità 31 luglio 1995 (G.U. n. 279 del 29.11.1995)
- Decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 1976 n. 448 (G.U. n. 173 del 03.07.1976)
- Decreto del Ministero della Salute 16 maggio 2002 (G.U. n. 165 del 16.07.2002)
ACQUE DI BALNEAZIONE
Le acque superficiali o parte di esse nelle quali l’autorità competente prevede che venga praticata la balneazione e non ha imposto un divieto permanente di balneazione
Normativa comunitaria
- Direttiva 2006/7/CE. Gestione della qualità delle acque di balneazione
- Direttiva 76/160/CEE. Qualità delle acque di balneazione
Normativa nazionale
- Decreto Ministero della Salute 30 marzo 2010 (Sup. Ord. n. 97 G.U. n. 119 del 24.05.2010)
- Decreto Legislativo 30 maggio 2008, n. 116/2008 (G.U. n. 155 del 04.07.2008)
- Direttiva 2006/7/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 febbraio 2006 (G.U.C.E. L64 del 04.03.2006)
- Decreto del Presidente della Repubblica 08 giugno 1982, n. 470 (G.U. n. 203 del 26.07.1982)
ACQUE MARINO COSTIERE
Le acque superficiali situate all’interno rispetto a una retta immaginaria distante, in ogni suo punto, un miglio nautico sul lato esterno dal punto più vicino della linea di base che serve da riferimento per definire il limite delle acque territoriali, e che si estendono eventualmente fino al limite esterno delle acque di transizione
Normativa comunitaria
Normativa nazionale
- Decreto del Ministero della Salute 16 maggio 2002 (G.U. n. 165 del 16.07.2002)
- Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 258 (Sup. Ord. G.U. n. 218 del 18.09.2000)
- Decreto Legislativo 11 maggio 1999, n.152 (Sup. Ord. G.U. n. 124 del 29.05.1999)
- Decreto del Ministero della Sanità 31 luglio 1995 (G.U. n. 279 del 29.11.1995)
- Decreto del Ministero della Sanità 17 giugno 1988 (G.U. n. 149 del 1988)
- Legge 31 dicembre 1982, n. 979 (Sup.Ord.G.U. n. 16 del 18.01.1983)
ACQUE MINERALI
Sono considerate come acque minerali quelle acque che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari e, eventualmente, proprietà favorevoli alla salute
Normativa comunitaria
- Direttiva 2009/54/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 giugno 2009 sull’utilizzazione e la commercializzazione delle acque minerali naturali.
- Direttiva 2003/40/CE della Commissione del 16 maggio 2003
- Direttiva 96/70/CEE del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 ottobre 1996
- Reg. CEE 853/2004
- Reg. CEE 852/2004
- Direttiva 98/83/CE. Qualità delle acque destinate al consumo umano
Normativa nazionale
- D.M. 542/1992
- D.Lgs. 339/1999
- Decreto Legislativo 8 ottobre 2011, n.176 "Attuazione della direttiva 2009/54/CE, sull'utilizzazione e la commercializzazione delle acque minerali naturali."
- Decreto del Ministero delle attività produttive del 24 marzo 2005 "Gamme delle acque minerali naturali e delle acque di sorgente destinate alla somministrazione."
- Decreto del Ministero della Salute del 06 aprile 2004, n.174 "Regolamento concernente i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano"
- Decreto del Ministero della Salute del 29 dicembre 2003 "Integrazione del decreto 12/11/1992 n.542"
- Decreto del Ministero della Salute del 11 settembre 2003 "Attuazione della direttiva 2003/40/CE della Commissione nella parte relativa all'etichettatura delle acque minerali e delle acque di sorgente"
- Legge 24 ottobre 2000, n. 323 "Riordino del settore termale"
- Decreto del Ministero della Salute del 12 novembre 1992, nr. 542 "Regolamento recante i criteri di valutazione delle acque minerali"
- Circolare Ministero Salute n. 17 del 13/11/1991
- Circolare Ministero Sanità 12/05/1993 n. 19
- D.Lgs. 31/2001
- D.M. 13/01/1993
- D.Lgs.105/1992
- Decreto 29/12/2003 in attuazione della 2003/40/CE
- D.M. 31/05/2001 modificazioni al D.M. 542/1992
ACQUE POTABILI
Per acque potabili si intendono principalmente le acque distribuite tramite pubblici acquedotti, ma anche in cisterne, in bottiglie e altri contenitori, impiegate per usi domestici, nelle industrie alimentari e nella preparazione dei cibi e bevande.
Normativa nazionale
- Decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4 "Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale"
- Decreto legislativo 8 novembre 2006, n. 284 "Disposizioni correttive e integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale"
- Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e successive modifiche ed integrazioni
- Decreto legislativo 2 febbraio 2002, n. 27 "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 2 febbraio 2001, n.31, recante attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano"
- Decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31 "Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano"
- Decreto Legislativo 8 ottobre 2011, n. 176 (GU n.258 del 5-11-2011 )
- Decreto 5 Settembre 2006
- Decreto Ministeriale del 29 dicembre 2003
- Decreto Legislativo 2 febbraio 2001, n. 31
- Decreto Ministeriale 12 novembre 1992, n. 542 e sm (GU n.8 del 12 gennaio 1993 )
- Decreto Ministeriale 21 dicembre 1990, n. 443 GU n.24 del 29 gennaio 1991
ACQUE REFLUE
Si definiscono acque reflue tutti i rifiuti liquidi provenienti dalle attività fisiologiche dell’uomo (metabolismo), oppure da sue attività lavorative primarie (agricoltura e allevamento di bestiame) o secondarie (industria). Tali rifiuti contengono sostanze organiche e inorganiche a volte molto nocive che, se immesse senza alcun trattamento di depurazione (o con un trattamento incompleto o comunque inefficace) nell’ambiente naturale, lo contaminano gravemente con conseguenze a carico degli esseri che vivono nell’ambiente medesimo.
Normativa comunitaria
- Direttiva 91/271/CEE. Trattamento delle acque reflue urbane
- Direttiva 2009/128/CE. Direttiva che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi
Normativa nazionale
- D.M. 93/2006