Sabato 1 giugno si è svolta la seconda, delle tre giornate, organizzate dal GdL EAS del Dipartimento di Reggio Calabria dell’Arpacal per celebrare la Giornata Mondiale dell’Ambiente. Il pubblico dell’Auditorium “Umberto Zanotti Bianco”, sede dell’Accademia del Tempo Libero di Reggio Calabria che ha ospitato il Convegno “Ambiente e Salute: partner per la vita”, ha dimostrato grande interesse per le tematiche trattate dai relatori che non hanno esitato a rispondere alle domande poste dai presenti.
La presidente dell’Accademia dott.ssa Silvana Velonà nell’introdurre i lavori ha evidenziato che “Le criticità presenti nell’ambiente e la loro ricaduta sulla salute meritano un’ attenta riflessione sui nostri comportamenti e sulle scelte che ciascuno attua che non possono prescindere dall’etica ambientale” sono queste le motivazioni per cui l’Accademia ha fortemente voluto realizzare il Convegno proposto dall’Arpacal proprio in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente.
Della campagna di sensibilizzazione, promossa dall’ ONU per celebrare la Giornata Mondiale dell’Ambiente e programmata per l’Arpacal dal CR SGI QA – Educazione Ambientale e alla Sostenibilità, nonché delle strategie operative dell’Agenzia per il controllo e la tutela dell’Ambiente, ne ha parlato la referente per le attività di Educazione Ambientale Fortunata Giordano, che ha inoltre sottolineato l’impegno profuso dall’Agenzia a condividere il proprio background culturale e scientifico sull’educazione ambientale, quale importante strumento intersettoriale e interdisciplinare di informazione e sensibilizzazione, finalizzato alla promozione di stili di vita sostenibili per offrire alle generazioni future un mondo che si regga sui suoi naturali equilibri.
L’intervento sui rischi per la salute da contaminanti ambientali, è stato affidato alla dr.ssa Bruna Cardile, dirigente dei Servizi Suolo e Rifiuti e Aria presso il Dipartimento Arpacal di Reggio Calabria. Argomentando con competenza di specifiche criticità ambientali afferenti soprattutto il territorio di appartenenza, la dr.ssa Cardile è riuscita a coinvolgere i presenti in una discussione appassionata inducendo infine tutti alla considerazione di come ciascuno possa apportare cambiamenti nella propria vita quotidiana per ridurre il pesante fardello dell’inquinamento, per salvaguardare la nostra salute e quella dell’habitat in cui viviamo.
L’inquinamento elettromagnetico è una tematica molto complessa, il futuro della tecnologia è in continuo rapido divenire e la massiccia diffusione di cellulari, smartphone, tablet, etc. sta causando un tipo di inquinamento “invisibile” i cui effetti sulla salute umana sono oggetto di importanti studi e ricerche. E’ quanto hanno evidenziato gli ing. Roberto Talia e Duilio Dieni nel loro intervento. E’ risaputo che l’utilizzo della strumentazione tecnologica coinvolge maggiormente la nuova generazione, ma anche il pubblico adulto presente all’incontro ha dichiarato di farne largo uso, pertanto tutti si sono dimostrati molto interessati ai suggerimenti degli esperti dell’Arpacal su come “usare, ma non farsi usare”…. consigli utili per il corretto uso dei cellulari.
L’avvocato Fiorella Megale in rappresentanza della Commissione Permanente Pari Opportunità del Comune di Reggio Calabria, partner insieme ad Arpacal del progetto Il “Comune” impegno delle donne per la protezione dell’Ambiente e della Salute, ha illustrato l’obiettivo del progetto, avviato due anni fa proprio in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente e che ancora oggi vede coinvolti l’Agenzia e il Comune in attività di sensibilizzazione rivolte soprattutto alle donne. L’avvocato Megale si è poi soffermata sugli strumenti normativi che regolano i reati ambientali.
Del rapporto “Uomo-Ambiente” ne ha parlato il dott. Celestino Giovannini, vice presidente dell’Accademia e responsabile del Servizio Territoriale di Diabetologia del Polo Sanitario Reggio Nord dell’ASP di Reggio Calabria il quale ha ribadito l’importanza dell’iniziativa evidenziando “… che solo il lavoro interistituzionale e intersettoriale può garantire l’attuazione di iniziative e progetti per una efficace promozione della salute. Da qui la necessità di una strategia integrata nei possibili ambiti di intervento territoriale: dall’azione dei medici nel territorio e nelle scuole, agli interventi delle amministrazioni locali …. Purtroppo, non siamo consapevoli, ha continuato il dott. Giovannini, del fatto che nel giro di pochissime generazioni abbiamo modificato, in modo spesso irreversibile, il nostro habitat dal punto di vista sia fisico che chimico, con l’introduzione nell’aria, nell’acqua, nei suoli, di centinaia di migliaia di molecole , molto spesso tossiche e persistenti. Sostanze che entrano nei nostri corpi attraverso la pelle, l’aria che respiriamo, il cibo che mangiamo e interferiscono con le funzioni di organi e apparati delicatissimi originando malattie e dando luogo a quello che è stato definito “il paradosso del progresso”.