- Dettagli
-
Categoria: Domande Frequenti (FAQ)
-
Pubblicato: Venerdì, 17 Maggio 2019 11:33
-
Visite: 2512
Un cittadino della provincia di Cosenza ha scritto all’URP dell’Arpacal per avere chiarimenti in merito all’apertura di un’attività commerciale (officina di moto). “Vorrei sapere – scrive il cittadino - cosa bisogna fare per avere una perizia tecnica per quelle che sono le emissioni sonore della mia attività. Chiedo questo poiché l’officina è locata al piano strada di un condominio e perciò vorrei capire se tutte le emissioni sonore provenienti dalle varie macchine siano entro i limiti consentiti”.
Leggi tutto...
- Dettagli
-
Categoria: Domande Frequenti (FAQ)
-
Pubblicato: Lunedì, 11 Febbraio 2019 14:30
-
Visite: 5420
Può l’abbaiare dei cani, insistente e prolungato, essere annoverato tra le cause di inquinamento acustico? Un comune della provincia di Cosenza ha chiesto lumi al Servizio tematico “Radiazioni e Rumore” del dipartimento provinciale di Cosenza dell’Arpacal, al fine di prendere gli opportuni provvedimenti ed individuare così quale Ente pubblico chiamare per dirimere la questione.
Leggi tutto...
- Dettagli
-
Categoria: Domande Frequenti (FAQ)
-
Pubblicato: Venerdì, 21 Dicembre 2018 09:11
-
Visite: 2098
Il Signor C. C. di Reggio Calabria ha scritto all'URP per richiedere informazioni sulla qualità dell'acqua erogata nella sua zona di residenza. "Vorrei sapere se l'acqua è stata analizzata, se è possibile conoscere i valori riportati e se c'è la conferma da parte vostra che l'acqua è potabile e destinata al consumo con la massima sicurezza".
Risponde l'URP
"Gent.mo utente,
la normativa distingue tra controlli ufficiali sulla potabilità delle acque distribuite alla popolazione ed autocontrollo. L'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Calabria, e nel caso specifico il Servizio tematico Acque del Dipartimento di Reggio Calabria, si occupa di supportare le ASP competenti sul territorio nei controlli delle acque destinate al consumo umano. Pertanto, i controlli ufficiali dell'acqua delle fontanine pubbliche, degli acquedotti comunali, di pozzi e sorgenti destinati al consumo umano vengono eseguiti dal personale dell'ASP - Servizio SIAN (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione), ed analizzate nei laboratori del Dipartimento Arpacal di Reggio Calabria in base ai dettami del D.lgs. 31/01.
In regime di autocontrollo, invece, qualsiasi utente può far analizzare l'acqua rivolgendosi a qualsiasi laboratorio privato accreditato o anche ai laboratori del dipartimento provinciale Arpacal tramite il Servizio tematico Acque. Il costo dell'analisi di acqua per singolo campione dipende dal numero dei parametri analizzati e dai metodi analitici eseguiti . Solitamente il prezzo oscilla dalle 240 euro fino ad un massimo di 1.120 euro, includendo in quest'ultimo caso, tutti i parametri richiesti dalla normativa vigente (D.lgs. 31/01) che i nostri laboratori sono in grado di eseguire. Nel caso volesse rivolgersi al personale Arpacal per le analisi dell'acqua dovrebbe semplicemente compilare una richiesta di preventivo, alla quale seguirà la nostra risposta. Dopo l'avvenuto bonifico incaricati del nostro Servizio verranno ad eseguire il prelievo dell'acqua e il campione verrà analizzato presso i laboratori del dipartimento provinciale di Reggio Calabria. In alternativa, potrà presentare il campione di acqua presso il nostro "Ufficio Accettazione Campioni" del dipartimento di Reggio Calabria sito in via Troncovito - Gallico Superiore – Reggio Calabria.
Detto questo, per conoscere se l'ASP di Reggio Calabria ha eseguito dei controlli sulla rete idrica che conduce alla sua abitazione, dovrà chiedere informazioni ad essa".
- Dettagli
-
Categoria: Domande Frequenti (FAQ)
-
Pubblicato: Venerdì, 31 Agosto 2018 10:04
-
Visite: 9594
Un privato cittadino, attraverso la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , ha posto alcuni quesiti di acustica ambientale che interessano la sua abitazione. Risponde per Arpacal, l’ing. Nicola Miglino, esperto in acustica, del Servizio Tematico Radiazioni e Rumore del Dipartimento di Cosenza nonché rappresentante, per conto dell’Agenzia Ambientale calabrese, nel tavolo tecnico nazionale di coordinamento in materia di inquinamento acustico, previsto dal Decreto legislativo 42 del 2017.
Vicino all’ edificio in cui sono proprietario di un appartamento c’è un chiosco –bar in legno, fisso, che in estate propina musica e karaoke fino all’ una di notte ( c’è un’ ordinanza del sindaco che lo consente).
A meno di una specifica Ordinanza che preveda anche una deroga ai limiti acustici, l’attività può svolgere quanto sopra specificato nel rispetto dei limiti di Legge.
Il problema è il volume e per questo vorrei sapere come fare per far effettuare un controllo per l’inquinamento acustico. Cosa devo fare? A chi mi rivolgo? Devo affrontare delle spese?
Per quanto riguarda la verifica dei limiti di legge, la richiesta può essere fatta direttamente ad Arpacal, a carattere oneroso per il richiedente, oppure, ed in questo caso senza alcuna spesa per il richiedente, al Comune, alle Forze dell’Ordine o anche all’Autorità Giudiziaria che, al fine di procedere all’accertamento tecnico richiesto, si avvalgono della collaborazione di Arpacal.
A quanti decibel si arriva a poter affermare che c’è inquinamento acustico?
I limiti sono molteplici e diversi a seconda della tipologia di sorgente e di verifica richiesta. Predetti limiti e modalità di controllo sono normati dalla legge Quadro sull’inquinamento Acustico n°447/95, dalla Legge Regionale n°34/2009, dal D.P.C.M. 14/11/1997 e dal Decreto Ministeriale 16/03/1998.
Nella fattispecie, ipotizzando di verificare una sorgente proveniente da una attività connessa con esigenze produttive, commerciali, professionali, ecc…, ed ipotizzando di verificare il presunto disturbo lamentato, durante il periodo di riferimento notturno (dalle ore 22:00 alle ore 6:00), presso l’abitazione del presunto disturbato, i limiti da considerare sono quelli dettati dal criterio differenziale di immissione che impone una verifica sia a sorgente accesa e, successivamente ed eventualmente anche a sorgente spenta (che non comporti una immissione superiore a 3 dB[A), ad infissi sia chiusi che aperti al fine di identificare la presunta sorgente disturbante e la situazione più gravosa per il presunto disturbato.
Nella situazione de quo i limiti da non superare sono di 40 dB[A] ad infissi aperti e 25 dB [A] ad infissi chiusi, sotto queste soglie non si applica il criterio appena descritto.
Il locale deve effettuare le misurazioni dei decibel? Deve avere una relazione sul possibile inquinamento acustico che produce?
L’attività ovviamente deve essere debitamente autorizzata dall’Autorità Competente, nel momento in cui la stessa Attività, ai sensi della Legge Quadro sull’inquinamento Acustico n°447/95, dalla Legge Regionale n°34/2009 e del Decreto del Presidente della Repubblica n°227/2011, debba essere dotata di uno Studio di Impatto Acustico, va da sé che nell’incartamento prodotto e presentato al momento della richiesta destinata all’apertura ed all’esercizio della stessa sarà presente documentazione idonea prodotta da un Tecnico in Acustica Ambientale.
- Dettagli
-
Categoria: Domande Frequenti (FAQ)
-
Pubblicato: Lunedì, 26 Marzo 2018 11:27
-
Visite: 1269
Un utente, attraverso il nostro canale WhatsApp, ha posto la seguente domanda: “Salve, sopra casa mia, penso ad un 10 m di altezza passano dei fili dell’alta tensione, possono generare campi elettromagnetici pericolosi per noi che ci abitiamo?"
Risponde il Servizio tematico Radiazioni e Rumore di Cosenza: le normative di riferimento per i campi elettrici e magnetici prodotti da elettrodotti sono la Legge 36/2001, il DPCM 8/7/2003 e il DM 29/5/2008. Tra i compiti istituzionali dell'Arpacal vi è quello di effettuare le misurazioni dell'intensità dei campi, che verranno confrontati con i limiti di esposizione fissati dalle citate normative. La richiesta di misurazioni andrà effettuata al proprio Comune, che la dovrà poi inoltrare al Dipartimento Provinciale Arpacal territorialmente competente.
- Dettagli
-
Categoria: Domande Frequenti (FAQ)
-
Pubblicato: Mercoledì, 29 Marzo 2017 16:23
-
Visite: 3946
Il Signor F.G di Lamezia Terme, con una mail, ha chiesto: “vorrei informazioni in merito ai documenti da preparare per poter ottenere il libretto di tirocinio per la conduzione di caldaia a vapore 1° grado. Poiché ho la problematica di dover viaggiare e prendere permessi per raggiungere la Vostra sede di Catanzaro (per esigenze lavorative lavoro fuori regione), volevo sapere cosa potevo preparare preventivamente per poter portare a termine la richiesta in tempi brevi".
Risponde l’architetto Rossella Santorelli, del Servizio Verifiche Impiantistiche del Dipartimento Provinciale Catanzaro dell’Arpacal.
“Al fine di ottenere il rilascio del Libretto Personale di Tirocinio Pratico come Conduttore di Generatori di Vapore, l’interessato deve presentare l’opportuna richiesta, scaricabile dal link https://www.arpacal.it/impianti/Modello_richiesta_LIBRETTO_PERSONALE_TIROCINIO.pdf , presso gli uffici dei tre Dipartimenti Provinciali Arpacal di Catanzaro (competente per le province di CZ, VV e KR), Reggio Calabria e Cosenza. La richiesta va presentata al dipartimento Arpacal della provincia in cui l’aspirante abbia la propria residenza, corredata della relativa documentazione elencata nello stesso modulo. Nel caso specifico l’ufficio preposto è il Servizio Verifiche Impiantistiche del Dipartimento Provinciale Catanzaro, in quanto l’aspirante è residente nella medesima provincia".
- Dettagli
-
Categoria: Domande Frequenti (FAQ)
-
Pubblicato: Martedì, 28 Marzo 2017 09:22
-
Visite: 2882
Un utente, attraverso il nostro canale WhatsApp, ha posto la seguente domanda: “Buon giorno, in base alla normativa vigente è possibile che un ripetitore per il segnale wi-fi sia installato sopra un fabbricato a meno di 100 metri da appartamenti abitati? Grazie”.
Risponde l’ingegnere Giuseppe Garofalo, tecnico del Servizio Radiazioni e Rumore del Dipartimento di Cosenza dell’Arpacal.
“Si, è possibile. La normativa di riferimento per l'installazione di impianti radioelettrici è l'art.87 del D.Lvo 259/03. Tale normativa non parla di distanze da abitazioni, infatti le Stazioni Radio Base per telefonia cellulare, con potenze in antenna ben maggiori di quelle dei ripetitori Wi-Fi, spesso vengono installate sui tetti dei fabbricati.
Se la pratica viene presentata all'Arpa conformemente a quanto disposto da tale normativa, l'Arpa effettua l'istruttoria tecnica e, se vi sono i presupposti, esprime un pronunciamento tecnico di conformità”.
- Dettagli
-
Categoria: Domande Frequenti (FAQ)
-
Pubblicato: Giovedì, 09 Marzo 2017 11:43
-
Visite: 6071
Il signor Claudio D. ci scrive dalla provincia di Catanzaro: “In qualità di amministratore di un condominio, ho la necessità di recuperare il libretto dell’ascensore del palazzo che è stato smarrito. Come fare?
Risponde l’arch. Rossella Santorelli, funzionario del Servizio Impiantistico del Dipartimento provinciale di Catanzaro dell’Arpacal. “In caso di smarrimento del libretto di omologazione ascensore, i Servizi Verifiche Impianticihe dei dipartimenti provinciali dell’Arpacal rilasciano copia conforme al proprietario dell’impianto, o come in questo caso all’amministratore del condominio, a seguito della richiesta, compilata su apposito modello, da inoltrare ai Servizi Verifiche Impiantistiche, competente per territorio, dei tre Dipartimenti Provinciali Arpacal di Catanzaro (competenti per le provincie di CZ, VV e KR), di Reggio Calabria e di Cosenza. Se il libretto è presente negli archivi, cioè si tratta di un impianto ascensore installato prima dell'entrata in vigore del DPR 162/99, la copia sarà rilasciata dopo che l’utente avrà esibito l’avvenuto pagamento".
Leggi la pagina delle Verifiche impiantistiche
(scarica modulo richiesta duplicato libretto ascensore)