La didattica a distanza poco si sposa con le esperienze laboratoriali, questo è notorio, ma l’inventiva e l’empatia possono contribuire ad abbattere queste inconciliabilità. Con questo obiettivo i biologi del Centro regionale Strategia Marina dell’Arpacal hanno di buon grado accolto la richiesta dell’Istituto “Sandro Pertini” di Crotone di partecipare nei giorni scorsi al progetto dal titolo “ACQUA, UNA RISORSA PREZIOSA DA PROTEGGERE”, espressamente voluto dal dirigente scolastico, Dott.ssa Ida Sisca, e dai due tutor, scolastico e agenziale, Prof.ssa Anna Maria Rizzuti e dr.ssa Maria Serafina Oliverio.
Il progetto, rientrante nei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO ex Alternanza Scuola-Lavoro), ha previsto dei momenti di didattica a distanza, unica modalità al momento ammessa a causa delle restrizioni determinate dalla pandemia in corso, attraverso i quali i ragazzi del Pertini hanno potuto conoscere non soltanto teoricamente, ma soprattutto praticamente, quali attività svolge il Centro regionale Strategia Marina dell’Arpacal, diretto dal Dott. Emilio Cellini. Attività rientranti in quelle organizzate dal gruppo EAS di Arpacal (Educazione Ambientale e alla Sostenibilità) del Centro Regionale Sistemi di Gestione Qualità e Ambiente dell’Arpacal, diretto dalla Dott.ssa Sonia Serra.
E’ proprio sulla conoscenza ed esperienza pratica, evidentemente limitate dalla mancata presenza nei laboratori, che i biologi del Centro specialistico dell’Arpacal hanno dato fondo alla loro inventiva e disponibilità.
Grazie alla bravura dei biologi marini dr.ssa Stefania Giglio, dr. Fabrizio Fabroni e dr. Gianluca Pizzonia, e della dr.ssa Serafina Oliverio per il Dipartimento provinciale di Crotone, guidato dal dr. Rosario Aloisio, sono state infatti virtualmente abbattute le barriere tipiche della DAD e i ragazzi hanno “vissuto” una giornata nei laboratori Arpacal, come prima si poteva fare in presenza, imparando come si manovrano le principali attrezzature oceanografiche, comprendendo come con le giuste competenze, le strutture adeguate e il giusto atteggiamento di empatia e creatività, qualsiasi percorso educativo a distanza possa rendersi altrettanto affascinante di uno tradizionale.