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Uno strano fusto trovato sulla spiaggia di Sellia Marina, nei giorni successivi alla mareggiata che ha interessato la costa, ha preoccupato i turisti presenti nella ridente cittadina turistica dell’alto jonio catanzarese. Subito allertato il personale della Capitaneria di Porto che ha chiesto l’intervento di una task force di tecnici del Dipartimento provinciale di Catanzaro dell’Arpacal per verificare la consistenza di questo fusto e, prima di ogni altra cosa, se c’era pericolo per i bagnanti per la presenza di sorgenti radioattive.

Alla presenza dei vigili urbani del Comune di Sellia Marina, sono intervenuti questa mattina sul luogo del ritrovamento i tecnici del Servizio Suolo e rifiuti, dr. Valerio Chiricò e ing. Pasqualino Cerminara, nonché quelli del Servizio Radiazioni e Rumore e Laboratorio Fisico “E. Majorana” del Dipartimento di Catanzaro, dr. Salvatore Procopio coadiuvato dall’ing. Pietro Capone.

I tecnici del Servizio Radiazioni e Rumore hanno immediatamente eseguito uno “SMEART test”, al fine di verificare la presenza di radionuclidi, ed eseguire le successive analisi nel Laboratorio Fisico. In realtà, già da questi primi controlli è stato fugato ogni dubbio sulla pericolosità del fusto, non solo  perché non c’era alcuna radioattività, ma perché ad una visione più approfondita quello che era stato ibndicato come un fusto è risultato … uno scaldabagno.

I vigili urbani, quindi, hanno raccolto il tanto temuto rifiuto, per portarlo nell’isola ecologica comunale dove sarà smaltito come RAEE.

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