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L’Arpacal si impegna ad esperire le attività programmate, che vanno dalla realizzazione di un programma di interventi per implementare i controlli sugli impianti di gestione dei rifiuti e sugli scarichi ad un controllo più partecipativo con i soggetti controllati, fermi restando compiti, funzioni ed attività istituzionali obbligatorie a carattere non oneroso attribuiti all’Arpa dalla normativa vigente. La nuova Provincia, infatti, tra le funzioni fondamentali attribuite dalla legge di riordino, mantiene la tutela e la valorizzazione dell’ambiente, per gli aspetti di competenza. Anche il disegno di legge regionale di attuazione della legge 56/14, lascia alla Provincia l’esercizio di alcune importanti funzioni regionali in materie ambientali (autorizzazione e controllo impianti rifiuti, emissioni atmosferiche, scarichi idrici ecc.), che erano state delegate con la L.R.34/2002 e che si aggiungono a quelle attribuite direttamente con leggi dello stato.

“Per l’esercizio di queste funzioni è fondamentale il supporto dell’Arpacal, da regolare con una firma della convenzione che consenta la programmazione delle prestazioni tecniche a favore della nostra Provincia con gestione coordinata tra competenze tecniche e competenze amministrative – ha affermato il presidente della Provincia, Bruno -. In questa materia diverse sono le autorità competenti, ed è indispensabile creare le necessarie sinergie in modo da definire una programmazione coerente ed efficace, che assicuri il miglior utilizzo delle risorse economiche, strumentali ed umane disponibili, sulla base delle esigenze e delle criticità specifiche dei territori. Non è possibile depauperare il meraviglioso patrimonio ambientale che rappresenta la vera ricchezza e la più grande opportunità di sviluppo della nostra regione arrivando a ridosso dell’estate con drammatiche situazioni nell’ambito della raccolta dei rifiuti e della depurazione: le sinergie istituzionali diventano fondamentali soprattutto per attuare una efficace politica della prevenzione. La stipula di questa convenzione è quindi il primo passo , a cui seguiranno diverse azioni, con l’ambizione di dare un forte impulso e maggiore incisività alla politica di prevenzione e protezione ambientale”.

“Per l’esercizio di queste funzioni è fondamentale il supporto dell’Arpacal, infatti sia la Legge 61/94 , di riorganizzazione dei controlli ambientali, che la L.R. 20/99 che ha istituito l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Calabria, prevedono che i rapporti tra Agenzia e Province vengano regolati da una Convenzione che consenta una programmazione delle prestazioni tecniche a favore delle Province e una gestione coordinata tra competenze tecniche e competenze amministrative – ha messo in evidenza la dottoressa Anna Perani -. Finora tale previsione normativa non è stata attuata, anche perché non è mai stato definito l’Accordo di Programma quadro tra il Presidente della Giunta Regionale, i Comuni, le Province e le Comunità Montane, con cui si sarebbero dovuti individuare i livelli qualitativi e quantitativi, i tempi e i costi delle prestazioni erogate dall’ARPA. Dal confronto con Arpacal è emersa la comune volontà di dotarci comunque, nelle more del provvedimento regionale, di uno strumento di concertazione, che ci consenta di operare da subito con maggiore efficacia.

Al di là del modesto impegno finanziario, che corrisponde a risorse residue del bilancio 2014, con la convenzione (che ha la durata di un anno) Provincia e Arpacal si pongono alcuni importanti obiettivi, come: la realizzazione di un programma di interventi per implementare i controlli sugli impianti di gestione dei rifiuti e sugli scarichi , e la definizione di modalità di integrazione e coordinamento tra funzioni amministrative e funzioni tecniche; dare concreta attuazione alle nuove “Linee-guida in materia di controlli ai sensi della legge 35/2012”, approvate nell’intesa -Repertorio atti n.2/CU Presidenza del Consiglio dei Ministri del 24/01/2013, che hanno anche lo scopo di ridurre gli oneri ingiustificati che gravano sui destinatari dei controlli , inutili duplicazioni di interventi, e garantire il minimo intralcio al normale esercizio delle attività dell’impresa. “Ciò comporta anche assumere il nuovo significato della nozione di controllo introdotto dalle linee-guida, che deve evolvere da una funzione incentrata quasi esclusivamente sull’accertamento della conformità formale, verso una più moderna funzione, connotata da un approccio più collaborativo con i soggetti controllati, tesa ad assicurare l’adempimento sostanziale delle disposizioni a tutela degli interessi pubblici, anche mediante iniziative di informazione e di promozione di buone pratiche , e campagne di prevenzione – aggiunge ancora -. Ed infine la realizzazione di un data-base da condividere tra i vari enti ed autorità di controllo , relativo a tutti gli impianti autorizzati dalla Provincia ( per emissioni in atmosfera- scarichi acque reflue- gestione rifiuti..), come primo passo per la creazione, in collaborazione con Arpacal, di un programma che consenta di individuare le priorità degli interventi in funzione del grado di rischio, fatte salve le discipline settoriali che impongono controlli a tappeto o periodici”.

“In concreto, oltre agli interventi di controllo sui singoli impianti, secondo la programmazione prevista in convenzione, con la convenzione – spiega la dottoressa Procopio – prevede, in previsione della stagione turistica, l’attuazione di un programma di prevenzione sugli scarichi, mediante circolari informative sugli adempimenti ambientali indirizzate ai titolari delle strutture recettive e ai comuni e, parallelamente, l’avvio di una campagna di controllo con priorità di intervento alle zone costiere, tesa ad individuare anche gli scarichi abusivi”.

“Potremo contare anche sul supporto tecnico-scientifico dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, in quanto nell’oggetto della convenzione stipulata il 2 aprile con la Fondazione Umg, sono previste azioni in campo ambientale, che saranno individuate a breve, nell’ambito di un confronto con le altre autorità tecniche competenti ( Arpacal ed ASP), in modo da creare non sovrapposizioni , ma sinergie proficue per ciascun soggetto coinvolto – dice ancora – conclude la Procopio - Quest’occasione è opportuna anche per informare che è disponibile sul portale dell’ente il Rapporto Rifiuti 2014 (allegata presentazione e introduzione), in cui sono elaborati i dati ufficiali di Arpacal su produzione di RU ed RD, e da cui emergono le gravi criticità strutturali ed organizzative del sistema regionale di gestione”.

Un’ultima comunicazione riguarda una prossima iniziativa, in collaborazione con Arpacal, per presentare i risultati del monitoraggio della qualità dell’aria nel territorio provinciale L’Agenzia è soggetto attuatore della rete regionale di rilevamento della qualità dell’aria. Nel settembre del 2013 è stato stipulato un protocollo di intesa tra Provincia ed Arpacal, ed è stata successivamente installata nel Parco della Biodiversità una Stazione fissa per la rilevazione del c.d. “fondo urbano”. In base all’accordo la Provincia avrà accesso al Sistema Informativo Regionale per la Qualità dell’Aria, per acquisire i dati in tempo reale e le elaborazioni periodiche, sia a fini pianificatori che di informazione e divulgazione.

L’Arpacal, come evidenziato dal direttore del Dipartimento Migliorino, quindi, mette a disposizione il suo know-how. Due istituzioni che si incontrano, come ha ribadito il direttore scientifico Ielacqua: “La Provincia non può scomparire proprio per la complessità di funzioni che svolge, si dimostra soprattutto nel settore Ambiente. Sinergie di questo tipo sono a vantaggio soprattutto dei cittadini”. Di “gioco di squadra” ha parlato anche il direttore amministrativo De Sensi: Provincia e Arpacal svolgeranno un’azione sinergica che permetterà di razionalizzazione delle risorse con il minimo impatto sui cittadini. Sebbene, come ha messo in evidenzia Riccardo Bruno, resta fondamentale lavorare sulla cultura della prevenzione. (fonte: Provincia di Catanzaro – Ufficio Stampa)

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