Sono quelle del traffico e del riscaldamento le principali sorgenti di emissione in atmosfera registrate in Calabria dalle stazioni di misura della rete regionale della qualità dell’aria che l’Arpa Calabria gestisce per conto della Regione.
E’ questo il risultato di uno studio che l’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria ha presentato nel corso dell’VIII Congresso Nazionale sul Particolato Atmosferico che si è svolto a Matera dal 23 al 25 Maggio scorsi. Ad illustrare i risultati dello studio i funzionari, Dott.ssa Maria Anna Caravita e Dott. Pasquale Crea, tecnici dei Servizi Aria rispettivamente dei Dipartimenti provinciali di Cosenza e Reggio Calabria, che hanno, quindi, sottoposto alla commissione scientifica esaminatrice un contributo scientifico dal titolo “Composizione della frazione PM10 nelle principali città della Regione Calabria” (autori :P. Crea, M. A. Caravita, E. Centorrino Emilio, A. Morabito, N. Ocello, S. Oliverio, C. Tuoto, D. Vottari)
Il Convegno Nazionale sul Particolato Atmosferico, organizzato dalla Società Italiana di Aerosol e l’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale del Consiglio Nazionale delle Ricerche, consolidatosi nel corso degli anni, è diventato un appuntamento importante per tutti coloro i quali afferiscono ad Enti di ricerca, Università ed Agenzie di protezione ambientale e che si occupano di aerosol. Tale occasione è il momento di incontro delle diverse comunità scientifiche per confrontarsi sui temi legati al particolato atmosferico, che spaziano dalla composizione chimica alle dinamiche di trasformazione e di trasporto in atmosfera, dal monitoraggio ai modelli di diffusione e di caratterizzazione delle sorgenti, dalla tossicità agli effetti sulla salute e, in generale, dalle strategie di intervento alla gestione delle questioni connesse alla qualità dell'aria.
Dato il rilievo dei temi ambientali, il convegno si è rivolto anche a tutti quei soggetti che in diversa misura sono chiamati ad operare in ambito ambientale, dal legislatore alle amministrazioni locali, alle aziende dedicate allo sviluppo di tecnologie di controllo e abbattimento, fino al mondo dei media e dell’informazione.
Sono stati, quindi, presentati i dati prodotti dalle cabine di fondo e da traffico della Rete Regionale della Qualità dell’Aria presenti nei cinque capoluoghi di provincia calabresi nel corso dell’intero anno 2016 mettendoli in relazione tra di loro al fine di ricavare informazioni utili circa la loro composizione e le loro sorgenti di emissione. I valori osservati dalle stazioni di misura, integrati ed elaborati tramite tecniche modellistiche di “source apportionment” secondo l'approccio Brute Force Method, hanno consentito di esplicitare il legame tra sorgenti e concentrazioni ambientali e sono stati stimati i contributi relativi ed assoluti dei diversi macrosettori al totale delle concentrazioni medie annuali del PM10. I risultati delle elaborazioni hanno, appunto, evidenziato che i contributi preponderanti alle concentrazioni di PM10 sono riconducibili alle sorgenti da traffico e da riscaldamento.
Un grande e sentito ringraziamento è stato rivolto ai colleghi del Laboratorio Chimico di Reggio Calabria per il supporto nello svolgere le analisi sul PM10 di IPA e Metalli indispensabili ai sensi del DLgs 155/2010.