In questi primi giorni del mese di Luglio, l’attività di controllo delle acque di balneazione svolta dai tecnici del Servizio Tematico Acque del Dipartimento Provinciale di Vibo Valentia dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal) è stata incrementata dalle numerose segnalazioni di cittadini che hanno segnalato fattori d’inquinamento delle acque della Costa degli Dei.
Insieme alla Guardia Costiera di Tropea, di Vibo e di Pizzo Calabro sono stati, infatti, effettuati numerosi prelievi di campioni: il 10 luglio l’intervento è stato necessario a Briatico, in località La Rocchetta e alla foce del torrente Murria, quest’ultimo considerato fonte di pressione significativa nell’area. Nella stessa giornata i tecnici del Servizio Acque del dipartimento vibonese Arpacal, in costante sinergia con la Capitaneria di Porto, hanno coordinato le attività di ulteriore prelievo a largo della costa - fronte torrente Tomarchiello-Bivona.
La giornata di lunedì 13 ha registrato numerose segnalazioni: nel Comune di Ricadi, in località “Porticello”, i Tecnici del Servizio sono intervenuti costatando la presenza di rifiuti solidi di ogni genere e informando il Comune di Ricadi per le opportune azioni di risanamento ambientale; ulteriore intervento è stato svolto in località “spiaggia del Tono” dove è stata riscontrata altra situazione anomala delle acque; i tecnici Arpacal si sono attivati anche a Pizzo Calabro, dove è stato eseguito, sempre nella stessa giornata, un ulteriore intervento di controllo straordinario che ha riguardato la verifica dell’area di balneazione denominata “Hotel Grillo” (già campionata in data 06 luglio con esiti favorevoli alla balneazione).
Il D.L. n. 116 del 30.05.2008 che recepisce la Direttiva Comunitaria 2006/7CE prevede un controllo costante delle aree di balneazione in punti di prelievo prestabiliti al fine di monitorare e valutare il rischio sanitario delle acque antistanti la costa, con particolare attenzione alla tutela della salute dei cittadini e dei turisti che nel periodo estivo affollano numerosi le nostre spiagge.
“L’attività ordinaria oltre al controllo visivo, che comunque tende a segnalare la presenza di residui bitumosi, vetro, plastica, gomma o altri rifiuti, ed al campionamento per i fini analitici – ha commentato il Direttore del Dipartimento di Vibo dell’Arpacal, dr.ssa Angela Maria Diano - prevede anche un’attività di informazione al fine di garantire nella massima trasparenza l’accesso ai risultati; i dati ufficiali sono liberamente consultabili sul portale nazionale delle acque accessibile sia partendo dal sito internet dell’Agenzia (www.arpacal.it) sia recandosi direttamente sul sito del Ministero della salute (http://www.portaleacque.salute.gov.it ). In particolare, nella Sezione: “acque di balneazione” e possibile una facile consultazione in tempo utile dei dati relativi alla qualità delle acque delle coste italiane, con la possibilità di verificare la balneabilità delle singole aree ma anche di acquisire ulteriori informazioni ambientali riferite all’area prescelta, quali ad esempio la classificazione delle acque stesse, i profili della costa, i dati storici, le specifiche criticità”.
E’ da sottolineare che nei casi in cui le acque evidenzino un inquinamento batteriologico durante la stagione balneare in corso, l’Autorità competente è invitata ad emettere ordinanza di divieto, ad adoperarsi per l’immediata informazione ai cittadini sullo stato di qualità delle acque e, nel contempo, agire per la rimozione delle cause di inquinamento e per il miglioramento delle acque.
“Si tratta di un lavoro costante, in collaborazione con le altre istituzioni preposte – ha concluso la dr.ssa Diano - al fine di porre rapido rimedio agli inquinamenti di breve durata ed alle situazioni anomale riscontrate, per evitare che il loro perdurare influisca negativamente sulla qualità di acque che, per la gran parte in Provincia di Vibo Valentia, a causa delle loro caratteristiche sono state classificate tra le più eccellenti in Italia”.
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