Continua l’attività dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) per il completamento della Rete Regionale di Monitoraggio della Qualità dell’Aria. Il progetto - finanziato dall’Europa per mezzo del POR FESR Calabria 2007-2013 ed affidato dalla Regione Calabria ad Arpacal - ha visto la strutturazione della Rete Regionale di Monitoraggio della Qualità dell’Aria che, in stretta conformità a quanto previsto dal D.lgs. 155/2010 e dalle Linee Guida Tecniche emanate dal Ministero dell’Ambiente, non interessa solo i più grandi centri urbani regionali (Catanzaro, Crotone, Reggio Calabria, Cosenza e Rende, Vibo Valentia) o zone a specifica pressione di impianti con significative ricadute ambientali, ma è anche a tutela di zone del territorio che, in linea di principio, sono senza grandi pressioni.
Il progetto di rete regionale, per come ad oggi realizzato, deve comunque intendersi suscettibile di revisione nei prossimi anni a valle dell’analisi dei dati di qualità dell’aria che si stanno accumulando e studiando, per come tra l’altro obbligati dallo stesso D.Lgs. 155/2010 s.m.i.
Proprio nei giorni scorsi nella zona D, classificata come “collinare e costiera, senza specifici fattori di pressione”, è entrata in funzione la stazione strategica di “fondo regionale” a Mammola (RC). Il nodo di Mammola (RC) ha la qualità di “stazione di fondo regionale” e per il rilevamento dei fenomeni di produzione di polveri di natura eruttiva vulcanica (Etna) nonché, ancor più importante, per una migliore rilevazione dei fenomeni legati alla polvere sahariane che, quando effettivamente accertati, consentono la detrazione di tali contributi da quelli del particolato di tipo PM2.5/PM10, al fine del corretto conteggio del numero di giorni di superamento nell’anno. La stazione è stata installata in Località Brancati-Malconsiglio del Comune di Mammola, in zona rurale e con un’adeguata dotazione di analizzatori e sistemi di campionamento quali PM10, PM2.5, NOX, CO, SO2, benzene, B(a)P e principali IPA, piombo, arsenico, cadmio, nickel, O3. L’obiettivo di progettazione, vista la peculiarità del sito di installazione, è quello di candidare la stazione di Mammola a stazione speciale della rete di monitoraggio nazionale, dopo un congruo numero di anni di osservazioni dei dati ed in particolare quello strategico sulle polveri sottili.
Intensa è stata la collaborazione tra i soggetti a vario titolo interessati dalla realizzazione di questo importante progetto: il Comune di Mammola, guidato dal Sindaco Dott. Arch. Longo che ha subito compreso la valenza della stazione per la certificazione della qualità dell’aria del comprensorio conosciuto per le note eccellenze gastronomiche e ambientali, coadiuvato dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico Geometra Nicodemo Agostino; l’Arpacal, con il Direttore Scientifico Dr. Oscar Ielacqua, collaborato dai Dirigenti Ing. Domenico Vottari RUP e Referente di Convenzione con la Regione Calabria e la Dr.ssa Claudia Tuoto Direttore dell’Esecuzione del Contratto. Ed ancora: ENEL Distribuzione, in particolare il Responsabile Tecnico di Zona Domenico Barberi che si è prodigato per rendere possibile l’alimentazione elettrica del laboratorio di monitoraggio, nonché i tecnici della RTI costituita tra le società operanti anche a livello extra nazionale (Project Automation SPA ed Environment SPA) che si sono aggiudicati la gara europea per il revamping ed il maintenance della rete regionale.
Un ringraziamento particolare va al Dirigente della Regione Calabria Ing. Salvatore Epifanio, responsabile della misura POR FESR, che ha permesso la strutturazione della rete regionale, che ha sempre supportato ARPACAL con estrema attenzione e competenza in questo complesso progetto.
Un’altra stazione importante già inclusa nella rete regionale prima ed in procinto della formalizzazione per l’ingresso nella rete delle stazioni speciali di misura nazionali (tra l’altro dotata di una serie storica significativa di dati di misura) è la stazione di fondo urbano situata nella zona denominata “Città dei Ragazzi” del Comune di Cosenza.
Il MATTM, con proprio Decreto del 16 ottobre 2006, volto a disciplinare l’utilizzo delle risorse del fondo previsto dall’articolo 1 del decreto legge 21 febbraio 2005, n. 16, aveva previsto l’istituzione di un programma di finanziamenti per le esigenze di tutela ambientale connesse al miglioramento della qualità dell’aria, con particolare riferimento al materiale particolato nei centri urbani. Lo stesso MATTM, il CNR, l’ENEA e l’Istituto Superiore di Sanità, avendo già stipulato il 23 dicembre 2010 uno specifico accordo di collaborazione per l’avvio delle cosiddette reti speciali di cui agli artt. 6 e 8 del al D.Lgs. 155/2010 che prevedeva in aggiunta alle misurazioni svolte dalle reti regionali di misura della qualità dell’aria, anche che dovessero essere intraprese una serie di misurazioni speciali presso alcune stazioni successivamente da individuare tramite decreti del MATTM hanno finalmente designato incluso la stazione di città dei Ragazzi di Cosenza, ai sensi del D.M. 29 novembre 2012, in qualità quindi di stazione speciale della rete. Per tale stazione (e per le altre della rete speciale di misura ) situata nella Regione Calabria ma di interesse nazionale sono anche previsti i metodi di campionamento e di analisi da utilizzare per la misura delle concentrazioni di massa totale e speciazione chimica del materiale particolato PM10 e PM2,5 e per la misura delle concentrazioni di idrocarburi policiclici aromatici diversi dal benzo(a)pirene; altresì sono state previste le modalità di comunicazione di tali metodi alla Commissione Europea.
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