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Arpacal all’opera per attuare le fasi previste dal progetto operativo di bonifica (POB) di un’area pubblica nella città di Crotone, interessata dalla presenza degli scarti industriali derivanti dall’ex stabilimento “Pertusola sud”. Si tratta dell’area dove sorgeva l’ex scuola San Francesco dove era stata accertata la presenza di conglomerati idraulici catalizzati, termine usato per definire il materiale ottenuto recuperando scorie siderurgiche, polveri ed altri rifiuti di acciaieria, usualmente utilizzato per sottofondi stradali o per altro materiale utilizzato in edilizia.

Le attività dei tecnici dell’agenzia, coordinate dal direttore del Dipartimento provinciale di Crotone, Rosario Aloisio, hanno riguardato diversi matrici: monitoraggio dell’aria, esecuzione dello screening radiometrico e campionamento dei suoli. Quest’ultimi campioni sono stati trasferiti al laboratorio chimico del dipartimento provinciale Arpacal di Cosenza, diretto da Giacinto Ciappetta, per le analisi chimiche finalizzate alla verifica analitica del fondo e delle pareti degli scavi, come previsto dal progetto di bonifica.

Le attività di ARPACAL svolte mercoledì 14 gennaio, alla presenza del direttore dei lavori del Comune di Crotone, Danilo Pace, rientrano nell’ambito del progetto operativo di bonifica, approvato e finanziato dal Ministero della Transizione ecologica e dalla Regione Calabria, e rivestono grande importanza in quanto riguardano la prima bonifica di aree pubbliche interessate dalla presenza del Conglomerato idraulico catalizzato (Cic) e ricade nel perimetro del Sito di interesse nazionale (SIN) di Crotone, Cassano e Cerchiara.

Obiettivo del Progetto è l’eliminazione del Conglomerato Idraulico Catalizzato ossia scarti della produzione industriale derivanti dall’ex stabilimento “Pertusola Sud”, sul quale era stata costruito l'edificio.

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