Le attività istituzionali di monitoraggio e le campagne di controlli radon, realizzate costantemente da Arpacal, rappresentano la base di conoscenza per sviluppare iniziative di formazione come quella inaugurata oggi a Catanzaro, nella sede dell’Ordine degli Ingegneri, al servizio delle figure tecniche professionali che hanno il compito di assicurare costruzioni e interventi di risanamento per proteggere la salute umana dal rischio radon.
L’Arpacal, che ha tra i suoi compiti istituzionali quello di seguire, quindi monitorare, l’andamento delle concentrazioni dei radionuclidi e fa parte della rete nazionale di sorveglianza della Radioattività ambientale RESORAD, ha promosso e sostenuto negli anni importanti campagne di misurazione della concentrazione di radon, in particolare attraverso il Laboratorio del Dipartimento di Reggio Calabria e del Dipartimento di Catanzaro.
La collaborazione che l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente fornisce nei percorsi di formazione, per la qualificazione di esperti, è cruciale per riuscire a realizzare azioni mirate a ridurre i rischi a lungo termine associati all’esposizione al radon.
Il radon, classificato dall’OMS come agente cancerogeno, è un elemento chimico naturale radioattivo inodore, incolore, insapore che si trova naturalmente nelle rocce, nel suolo, nell’aria, nell’acqua ed è presente anche nei materiali da costruzione. Questo significa che senza adeguate tecniche di costruzioni, o senza interventi di risanamento, le conseguenze da esposizione a lungo termine possono essere molto dannose per la salute.