I tecnici del Servizio tematico Suolo e rifiuti del Dipartimento provinciale di Reggio Calabria dell’Arpacal, diretto dalla dr.ssa Giovanna Belmusto, hanno svolto due sopralluoghi nell’arco di una settimana, e più precisamente venerdì 25 e lunedì 28 settembre scorsi, presso la discarica comunale di Casignana sita in località “Petrosi”, nell’ambito delle attività di controllo istituzionale espletate dall’Agenzia; già prima dell’estate, lunedì 8 giugno scorso, i tecnici dell’agenzia ambientale calabrese si erano recati per svolgere un sopralluogo sul sito.
I tecnici dell’Arpacal, il dirigente dr.ssa Angela Cardile ed il funzionario dott. Pasquale Laganà del dipartimento reggino, hanno quindi verificato che, al momento del sopralluogo, non vi era alcuna fuoriuscita di liquido dal perimetro della discarica, ma, altresì, hanno evidenziato, nella relazione redatta, che un evento piovoso, anche di scarsa entità, potrebbe provocare abbondante tracimazione di percolato e, cosa più grave, un possibile smottamento delle due vasche d’emergenza posizionate ai piedi della discarica, con prevedibili danni per l’ambiente.
È necessario, dunque - hanno sottolineato i funzionari Arpacal nella suddetta relazione - procedere con la massima urgenza alla esecuzione di determinati interventi quali l’adeguata sagomatura del profilo delle tre scarpate principali del corpo della discarica e il ripristino della copertura con teli laddove lacerati, divelti o mancanti. E’ stato, inoltre prescritto, di procedere allo smaltimento continuo di tutto il percolato e del fango presente nelle vasche di raccolta in cemento, nei vari pozzi di captazione, al fine di diminuire al massimo il battente idraulico, e nelle vasche di emergenza.
I tecnici Arpacal hanno prescritto anche l’attuazione di tutti i lavori necessari per ripristinare il corretto convogliamento del percolato, nonché il completamento dei dossi necessari per incanalarlo, in casi di emergenza, nelle vasche appositamente costruite a valle; e poi, la pulitura del materiale presente a seguito di smottamenti e l’adeguamento delle dimensioni dei canali dove necessita, inoltre, il ripristino delle opportune pendenze per garantire il normale scorrimento delle acque. Per concludere è stato richiesto il ripristino di tutti i pozzetti, di adeguate dimensioni, per l’ispezione ed il campionamento, posizionati nei canali di regimazione e raccolta di acque meteoriche.
I tecnici dell’ARPACAL hanno evidenziato, pertanto, che le suddette prescrizioni sono funzionali ad una messa in sicurezza in emergenza della discarica, ribadendo contestualmente l’improrogabilità della esecuzione da parte dell’autorità competente di tutte le procedure per la gestione “post mortem” della discarica previste dal Titolo V del Dlgs.152/2006.
Lunedì scorso, considerata la criticità in cui versa la discarica di Casignana, si è tenuta invece nel Municipio del Comune di Bianco una riunione, indetta dal Sindaco di Bianco, dott. Aldo Canturi, a cui hanno partecipato i tecnici del Servizio Suolo e Rifiuti sopradetti, il Sindaco di Casignana, Dott. Vito Antonio Crinò, l’arch. Giacomo Scarfò, incaricato dalla Regione Calabria ad elaborare un piano di messa in sicurezza e capping della discarica, e rappresentanti delle Forze dell’Ordine, tra cui il Comandante Paolo Minutoli del NOE dei Carabinieri di Reggio Calabria.
In seno all’ampio confronto apertosi tra i soggetti convenuti, i tecnici dell’Agenzia, hanno evidenziato che, nelle more dell’elaborazione del suddetto piano di messa in sicurezza della discarica e sua realizzazione, è necessario dare attuazione immediata, tra le prescrizioni dettate dall’Arpacal in via d’urgenza, a quella prioritaria di smaltire il percolato giornalmente, al fine di salvaguardare la salute pubblica e l’ambiente, come ribadito più volte negli anni a seguito dei sopralluoghi effettuati.