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IMG 0627 Poter disporre annualmente di dati e indicatori sulla qualità dell’ambiente aiuta chi amministra il territorio a comprendere se si è “in linea” con la sfida di una crescita sostenibile del territorio stesso, allo stesso tempo ciò è possibile solo se si hanno a disposizione strumenti completi ed efficaci per una valutazione oggettiva della sostenibilità e della qualità del vivere.
E’ questo lo spirito dell’evento di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali che si è tenuto questa mattina nella sala conferenze del Museo Musmi, al Parco della Biodiversità mediterranea. L’importante evento, sulle problematiche legate alla qualità dell’aria,  è stato organizzato dalla Provincia di Catanzaro nell’ambito delle proprie attività istituzionali a favore dell’ambiente e dell’educazione ambientale, di concerto con la Regione Calabria, l’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria) e la direzione scolastica provinciale della Calabria.

Destinato agli amministratori degli Enti pubblici con cui la Provincia intrattiene normali rapporti istituzionali per l’ambiente, e agli studenti degli ultimi anni degli istituti superiori della provincia, l’evento si è sviluppato sull’approfondimento di temi relativi alla qualità dell’aria e delle conseguenze sulla salute, che sono si fondamentale importanza per una Regione come la nostra, seppure con le dovute differenze rispetto alle altre Regioni italiane, dove il problema dell’inquinamento da poveri sottili si è nuovamente ed intensamente presentato negli ultimi mesi.
Il dibattito è stato arricchito dagli interventi del dirigente del Dipartimento Politiche dell’Ambiente della Regione Calabria, ing. Salvatore Epifanio, che ha relazionato sul tema “La responsabilità della Regione Calabria per la qualità dell’aria e l’utilizzo dei fondi comunitari POR FESR 2007-2013”; dell’ingegner Domenico Vottari, direzione scientifica Arpacal, che ha approfondito il tema “Il Piano di Tutela e la Rete Regionale della Qualità dell’aria: sintesi delle attività svolte dall’Arpacal su mandato della Regione Calabria”.

 

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La dottoressa Rosetta Alberto, dirigente settore Ambiente della Provincia di Catanzaro ha introdotto i lavori, portato il saluto del presidente dell’Ente, Enzo Bruno, per poi soffermarsi sul tema “Prevenzione ed educazione ambientale”. La dottoressa Maria Antonietta Soccio, per l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, servizio di Igiene Pubblica di Lamezia Terme ha, approfondito il tema “Problematiche di salute connesse agli inquinanti dell’aria”, mentre il dottor Francesco Nicolace, direttore del Centro di Epidemiologia Ambientale (CERA) dell’Arpacal di Catanzaro, ha parlato di “Problematiche si salute connesse agli inquinanti dell’aria”. Il dottor Pasquale Crea e il dottor Emilio Centorrino, funzionari Arpacal hanno illustrato le problematiche relative al “Monitoraggio della qualità dell’aria mediante sistemi modellistici previsionali avanzati: il sistema modellistico previsionale giornaliero della Regione Calabria”. Presente anche il direttore del dipartimento dell’Arpacal di Catanzaro, Clemente Migliorino, che ha portato anche i saluti del Commissario dell’Agenzia, Avv. Maria Francesca Gatto.

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“Migliorare la qualità dell’ambiente, in particolare urbano, deve essere il primo obiettivo per tutti gli amministratori, a tutti i livelli, in modo da poter assicurare un futuro migliore alle prossime generazioni. In Italia la dinamica demografica è evidentemente analoga a quella mondiale: su una superficie pari al 3,3% del totale nazionale, risiede il 23,4% della popolazione – spiega il presidente Bruno nell’introduzione della guida all’evento -. Una città dovrebbe poter bilanciare in maniera sostenibile i bisogni sociali, economici e ambientali, ponendo al centro delle attività di pianificazione i bisogni dei cittadini e progettando lo sviluppo futuro tenendo ben presente che le risorse naturali non sono inesauribili”.

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Nell’ambito delle azioni di educazione e sensibilizzazione ambientali e problematiche connesse, la Provincia di Catanzaro ha ritenuto strategico ed utile promuovere per le scuole superiori, unitamente alla Regione Calabria ed all’ARPACAL che ha installato nel Parco della Biodiversità gestito dalla Provincia stessa un laboratorio di monitoraggio ambientale per la qualità dell’aria che costituisce uno dei principali nodi della rete di monitoraggio regionale; unitamente, la presenza qualificata dell’ASP della Provincia di Catanzaro e del CERA dell’ARPACAL per gli aspetti sanitari ed epidemiologici fornisce a questo evento, dedicato alla qualità dell’aria che respiriamo, un qualificato punto di vista certificato da tutte le Istituzioni che hanno responsabilità di governance ambientale sul territorio regionale.

 

 

 

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(con la collaborazione dell'Ufficio Stampa della Provincia di Catanzaro)

(foto a cura della dr.ssa Claudia Morabito - Servizio EOS Arpacal)

 

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