SEGUI ARPACAL SU

cinghiale "La mappatura radiometrica del 137Cs nell'ecosistema cosentino" è il titolo dell'articolo pubblicato nell'ultimo numero di Argomenti, rivista della Società Italiana di medicina Veterinaria e Preventiva, che riferisce dello stato d'avanzamento della ricerca svolta dall'ASP di Cosenza e dal Laboratorio Fisico del Dipartimento ARPACAL di Cosenza, sulle abitudini alimentari dei cinghiali presenti nella provincia di Cosenza, attraverso i quali è possibile monitorare e mappare la radioattività ambientale presente sul territorio.

L'articolo scientifico è a firma di Sandro Stancati, dirigente dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza - Area Igiene degli Alimenti di Origine Animale, e da Raffaella Trozzo e Giacomina Durante, rispettivamente Dirigente e tecnico del Laboratorio Fisico del Dipartimento di Cosenza dell'Arpacal.

Il monitoraggio attraverso i cinghiali, e più precisamente attraverso l’analisi di carne macellata da cinghiali cacciati in determinati territori della provincia, permette di monitorare e mappare la radioattività ambientale presente sul territorio, contribuendo ad implementare la base dati nazionale della RETE RESORAD, che analizza l’andamento spazio-temporale delle concentrazioni dei radioelementi nelle matrici dei diversi comparti ambientali ed alimentari interessati dalla diffusione della radioattività e dal suo trasferimento all’uomo.

Gli effetti delle nubi provenienti dal disastro nucleare di Chernobyl in Ucraina (1986), così come quello recente di Fukushima in Giappone (2011), infatti,  continuano ad essere controllati anche attraverso l’analisi, prima dell’immissione sul mercato,  di selvaggina, bacche selvatiche, funghi selvatici e pesci carnivori di lago (RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE n.274/2003).

(leggi l'articolo)

Condividi su:
FaceBook  Twitter