SEGUI ARPACAL SU

1 In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, il Dipartimento di Reggio Calabria dell’Arpacal ha voluto  ufficializzare un importante progetto siglato tra l’Agenzia e la Commissione Permanente Pari Opportunità del Comune di Reggio Calabria, con una conferenza stampa dal titolo  “il “Comune” impegno  delle donne per la protezione dell’ambiente e della salute” presso la Sala Conferenze di Palazzo San Giorgio a Reggio Calabria.


Organizzata dal Dipartimento Arpacal provinciale  in collaborazione con il Comune di Reggio Calabria, la conferenza stampa è stata moderata da Fortunata Giordano,  referente del Servizio Agenziale di Educazione Orientata alla Sostenibilità, che ha introdotto i vari relatori presenti.


Un tavolo costituito prevalentemente da donne, tra cui alcune rappresentanti della Commissione pari opportunità e della Giunta Comunale; una presenza quella delle donne che conferma il loro impegno e la loro professionalità nei vari ambiti della vita politica e sociale della città metropolitana. Così come ha affermato l’Assessore Anna Nucera – “le donne possono rivestire un ruolo fondamentale nella prevenzione dall’inquinamento ambientale, sia in ambito familiare-domestico, adottando nuovi comportamenti rispettosi dell’ambiente, sia in ambiente lavorativo, nello svolgimento delle loro  attività professionali, pensiamo alle insegnanti, alle lavoratrici  nelle P.A.  etc.”.
Approfondendo il tematica, la dott.ssa Giovanna Belmusto, direttore del dipartimento reggino Arpacal, ha presentato le diverse  fasi  della programmazione del progetto, che prevede – ha dichiarato- una serie di attività  formative realizzate mediante esperti su argomenti che riguardano la tutela dell’ambiente/salute nei confronti del personale degli uffici pubblici, delle scuole e nei confronti di operatori che vigilano sul rispetto delle regole ambientali.

3 “L’Agenzia-  ha continuato la dott.ssa Belmusto - persegue da tempo l’obiettivo di creare e rafforzare una rete di collaborazione tra più soggetti istituzionali nell’ambito della informazione/ educazione alla sostenibilità ambientale, condizione imprescindibile per facilitare le sinergie delle competenze e per assicurare risposte efficaci ai cittadini sulle problematiche ambientali”.

Innumerevoli sono le collaborazioni con  il Comune di Reggio, l’Università Mediterranea, l’Ente Parco d’Aspromonte, la Lega Navale e non ultimi gli istituti scolastici di ogni ordine e grado in tale tematica. Gli studenti, ed i giovani più in generale, sono gli interlocutori privilegiati, che avendo conosciuto le criticità ambientali, hanno potuto riflettere sulle conseguenze enormi di un uso dissennato del territorio.  Filo conduttore di tutte le attività informativo/ formative sull’ educazione orientata alla sostenibilità   sarà appunto l’adozione del criterio dell’etica ambientale, parametro attraverso cui filtrare le azioni quotidiane che hanno una ripercussione negativa sull’ambiente nei diversi settori del vivere sociale e privato.

4 Anche il  consigliere comunale Pasquale Imbalzano  ha sottolineato l’importanza del progetto condiviso da più attori, definendola donna portatrice di sollecitazioni che devono muovere le coscienze, veicolare valori quali  l’umanità, la salute,  l’ambiente  per invertire questa tendenza ed insegnare comportamenti responsabili.  L’avv. Fiorella Megale, consigliera della Commissione pari opportunità, ha trattato il tema dei reati ambientali, sottolineando l’importanza della formazione in tale settore per gli operatori che hanno il compito di comminare sanzioni  ai trasgressori e per il cittadino, spesso inconsapevole di stare commettendo un illecito.

Ha concluso la conferenza stampa la dott.ssa Cristiana Simari Benigno, referente Nodo Regionale EMAS/ECOLABEL/GPP dell’ARPACAL, che curerà nell’ambito del progetto, la parte riguardante la formazione sui prodotti e servizi Ecolabel e sui CAM nel settore acquisti della P.A; l’etichetta Ecolabel, infatti, è strumento di certificazione ambientale disciplinato da un regolamento comunitario che viene riconosciuto a certi prodotti o servizi che rispettano l’ambiente, al fine di effettuare un consumo critico, basato su una scelta etica. “Bisogna coinvolgere in questo percorso non solo gli studenti, le istituzioni scolastiche, ma anche le aziende che possono contribuire moltissimo a ridurre l’ impatto ambientale dei prodotti – ha affermato la dott.ssa Simari Benigno”.
In conclusione la referente EOS, Fortunata Giordano, ha lanciato lo slogan che sintetizza la mission del progetto: “unire le Istituzioni per unire le azioni per il bene dell’ambiente”.

Condividi su:
FaceBook  Twitter