Nell'ambito della Settimana europea per la riduzione dei Rifiuti (17-25 novembre), la più grande campagna europea di mobilitazione e comunicazione sul tema rifiuti, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Calabria (Arpacal), con il coordinamento del Centro Regionale Sistemi Gestione Integrati Qualità e Ambiente - CR SGI QA, ha organizzato, con lo slogan “Rifiuti…che pericolo c’è?”, diverse iniziative che hanno coinvolto tutto il territorio regionale.
Le attività proposte dall’Arpacal, tra conferenze, lezioni didattiche e attività pratiche, hanno messo in luce semplici strategie di riduzione e riuso dei rifiuti al fine di promuovere una maggiore consapevolezza sulle eccessive quantità di rifiuti prodotti da ciascuno di noi.
Cinque sono stati gli istituti calabresi che hanno ospitato i tecnici dell’Agenzia: il Liceo Scientifico "Nostro/Repaci" Villa San Giovanni (RC), il Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Lamezia Terme (CZ), l'Istituto comprensivo statale G. Falcone di Rende (CS), il Liceo Scientifico "A. Volta" Reggio Calabria, l'IIS Monaco di Cosenza e il Liceo Scientifico Statale Giuseppe Berto di Vibo Valentia.
Oltre sedici i tecnici del personale Arpacal che hanno accompagnato il mondo della scuola a capire come la gestione dei rifiuti pesi sensibilmente sia come impatto ambientale e sia sotto il profilo economico, e sulle autorità pubbliche e sui cittadini, rendendo necessaria la creazione ed il mantenimento di infrastrutture per la raccolta e il trattamento.
Filo conduttore in tutte le giornate didattiche proposte è stato il tema lanciato dalla SERR: i rifiuti pericolosi, tutti quegli scarti che al loro interno contengono elementi quali parti infiammabili, esplosive, tossiche o nocivi per la salute dell’uomo e degli ecosistemi. L’attenzione, oltre che sui rifiuti pericolosi, si è focalizzata con maggiore specificità sui RAEE inconsapevolmente maneggiati anche dai bambini più piccoli, basti pensare agli smartphone, ai tablet, ai registratori musicali fino a giungere ai videogiochi e ai giocattoli elettrici in genere.
Nel Crotonese il Dipartimento provinciale di riferimento ha realizzato un poster tecnico scientifico divulgativo, fornito ai tredici istituti scolastici superiori, sul ciclo dei rifiuti ed in particolare le caratteristiche specifiche che rendono un rifiuto pericoloso. Quando pensiamo ai rifiuti pericolosi non dobbiamo immaginare oggetti lontani dalla nostra realtà quotidiana. In tutte le case, i rifiuti pericolosi, vengono prodotti continuamente, l’olio esausto di frittura è solo l’esempio più eclatante di rifiuto pericoloso a uso urbano. Gli altri rifiuti pericolosi molto comuni sono: pile, batterie, farmaci scaduti, lampadine, vernici, detersivi. Tutti i rifiuti pericolosi devono essere separati dagli altri tipi di rifiuti. Per smaltire i rifiuti pericolosi sarà necessario conferirli negli appositi contenitori o portarli presso l’isola ecologica o discarica autorizzata più vicina.
Per scoprire i principali processi riduzione, riutilizzo, raccolta differenziata, incenerimento con recupero energetico, diverse scolaresche presso il Ri-Museum di Rende, con le sue peculiari attività di laboratorio creativo del riciclo, hanno avuto la possibilità di confrontarsi e scambiare opinioni ed esperienze sulle buone pratiche di riduzione dei rifiuti.
Le singole iniziative sono state comunicate in tempo reale sui canali social dell'Arpacal (Facebook, Twitter). Ecco come:
L'iniziativa al "Volta" di Reggio Calabria QUI
Le iniziative a Rende (CS) e Cosenza QUI
L'iniziativa a Vibo Valentia QUI
L'iniziativa di Crotone QUI
L'iniziativa a Lamezia Terme (CZ) QUI
L'iniziativa a Villa San Giovanni (RC) QUI