Il dipartimento provinciale di Cosenza dell’Arpacal ha trasmesso questa mattina al Comune di Acri, in provincia di Cosenza, il Rapporto sulla Qualità dell’Aria per il periodo che interessa il triennio 2015-2018. Il report, realizzato dal Servizio tematico Aria, diretto dalla dr.ssa Claudia Tuoto, analizza tutti i dati acquisiti dalla centralina posta nel comune silano.
In base alla zonizzazione regionale, infatti, il comune di Acri ricade nella Zona C, dove è prevista l’installazione di una centralina di “fondo urbano” ovvero una stazione ubicata in posizione tale che il livello di inquinamento monitorato sia influenzato dal contributo integrato di tutte le fonti di emissione poste sopravento alla stazione stessa, rispetto alle direzioni predominanti dei venti nel sito, senza la prevalenza di una specifica fonte di emissione (industrie, traffico, riscaldamento residenziale, ecc.). Dal 2015, nel comune di Acri, è stata quindi installata una stazione per il monitoraggio della qualità dell’aria ubicata in via Beato Angelo (Belvedere).
Il report, approfondendo su tutti gli inquinanti misurati sulla base dei limiti imposti dalla normativa di settore, conclude con un dettaglio sui risultati ottenuti.
“Considerati i dati rilevati degli anni 2015, 2016, 2017 e 2018 – è scritto nel Report - l’analisi degli indicatori di monitoraggio della qualità della aria ottenuti evidenzia una situazione complessivamente positiva infatti: PM10: il limite di 40 μg/m3 come media annuale e il limite di 35 giorni di superamento del valore medio
giornaliero di 50 μg/m3 è stato rispettato; PM2,5: il limite normativo di 25 μg/m3 come media annuale non è stato superato; NO2: il valore limite di 40 μg/m3 come media annuale e il limite di 18 superamenti della media oraria di 200 μg/m3 è stato rispettato; Ozono: è stato rispettato il limite della soglia di informazione e il valore obiettivo per la protezione della popolazione; CO, SO2 e benzene: Il monitoraggio ha confermato il pieno rispetto dei valori limite; Benzo(a)pirene: il valore obiettivo di 1,0 ng/m3 come media annuale è stato rispettato; Metalli pesanti: il monitoraggio ha confermato il pieno rispetto dei valori limite per il piombo e dei valori obiettivo per arsenico, nichel e cadmio”.
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