E’ stato il Dipartimento provinciale di Reggio Calabria dell’Arpacal, con il suo Servizio tematico Radiazioni e Rumore, diretto dall’ing. Francesco Suraci, ad esprimere il primo parere tecnico ambientale per l’installazione in Calabria della prima antenna di telefonia mobile con la tecnologia 5G.
“Il parere ambientale di competenza espresso sui progetti degli impianti CEM-RF - si legge nell’infografica, predisposta dall’ing. Suraci con i tecnici ing. Duilio Dieni e ing. Roberto Talia del Servizio Radiazioni e Rumore - è stato formulato, soprattutto nelle condizioni di ubicazione di più impianti in aree ristrette, a seguito della simulazione modellistica computerizzata, che definisce con specifico calcolo le valutazioni previsionali di campo elettromagnetico anche presso i recettori più esposti, come ad esempio ospedali o scuole, considerando il contributo di tutte le sorgenti emissive degli impianti RF (radio frequenza, ndr) presenti nell’area, e verificando che il valore del campo elettrico (V/m) sia entro i limiti normativi. Le valutazioni sono ampiamente cautelative, poiché il calcolo viene effettuato in campo libero e alla massima potenza da autorizzare. Le misure strumentali effettuate negli anni dal Dipartimento Arpacal di Reggio Calabria mostrano peraltro valori di campo inferiori ai valori simulati, confermando ulteriormente il sostanziale rispetto dei limiti”.
Il Servizio Radiazioni e Rumore del dipartimento Arpacal di Reggio Calabria ha elaborato - con un’infografica che evidenzia il numero di misure strumentali per intervalli di valori rispetto al totale delle misure eseguite - i risultati delle misurazioni del livello di emissione di CEM (campi elettromagnetici ) degli impianti SRB (stazioni radiomobile, ossia le antenne di telefonia) e RTV (radiotelevisive) nell’anno 2019, attestando la positività dell’approccio prevenzionistico attuato dall’Agenzia nell’esame dei progetti degli impianti di SRB e RTV, con la formulazione del parere ambientale di competenza.
Ulteriori dati sono presentati nell’elenco delle misure – complessivamente 288 per il 2019 – eseguite nel territorio provinciale di competenza, con un grafico che illustra i dati principali sulla tipologia delle postazioni oggetto di misurazione.