Il dipartimento provinciale di Reggio Calabria dell'Arpacal, diretto dalla dr.ssa Giovanna Belmusto, ha pubblicato questa mattina sul sito web dell’agenzia (www.arpacal.it) una relazione a cura dei servizi tematici Aria e Suolo e rifiuti in cui viene illustrata dettagliatamente l'attività che l'agenzia ambientale ha svolto presso la discarica sita in località Comunia di Lazzaro di Motta San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria.
Nella relazione, a cura della dirigente del servizio Suolo e Rifiuti, dr.ssa Angela Bruna Cardile, e dei tecnici del Servizio Aria, CPSE Emilio Centorrino e CTPE Dott. Pasquale Crea, si ripercorre la storia degli interventi svolti presso gli impianti che insistono su quel territorio, non essendoci infatti soltanto una discarica comunale ma anche un impianto di compostaggio ed un impianto per la commercializzazione del compost.
Tappa per tappa, i tecnici del dipartimento Arpacal di Reggio Calabria spiegano chiaramente che la problematica delle ultime settimane, oltre ad essere già avvenuta nel 2017, va risolta attraverso un’opera di “smassamento” degli abbanchi di compost che stanno lentamente bruciando a causa di focolai sommersi tra gli stessi. Tale procedura è l’unica da realizzare perché il problema sia risolto alla radice, permettendo all’Agenzia, a focolai definitivamente spenti, di attivare un’indagine ambientale per conoscere l’eventuale ricaduta sul suolo degli inquinanti. Attività di “smassamento”, evidentemente, che non spetta all’Arpacal e che, solo grazie ad un intervento recente dell’Assessorato regionale all’Ambiente che ha finanziato il Comune, sono iniziate lunedì scorso.
“Il nostro intervento in località Comunia, come in tutti gli altri luoghi dove recentemente si sono verificate emergenze ambientali similari – ha dichiarato il direttore generale dell’Arpacal, dr. Domenico Pappaterra - è sempre contraddistinto dalla pertinenza delle attività da svolgere in base alla tipologia di emergenza da affrontare, in stretto raccordo con le autorità che sul posto devono fronteggiare l'incendio e mettere in sicurezza i luoghi. Il report pubblicato oggi fa parlare i fatti ed i documenti forniti dai nostri tecnici del dipartimento provinciale di Reggio Calabria. Da questi documenti è assolutamente intuibile che il problema debba essere risolto da più soggetti, ciascuno con una propria specifica competenza, ma sempre nel rispetto dei ruoli e delle prescrizioni tecniche che noi abbiamo già più volte segnalato”.