Nell’ambito del ciclo di seminari “Una terra fragile: rischi naturali e antropici in Calabria” della Università della Calabria , oggi si è tenuto il webinar su “L’inquinamento ambientale. Effetti sulla salute dell'uomo" al quale ha partecipato il direttore generale dell’Arpacal dr. Domenico Pappaterra .
Un panel di relatori particolarmente prestigioso, tra i quali spicca la presenza del professor Roberto Burioni, noto virologo di fama internazionale che ha relazionato sul COVID e le prospettive della ricerca scientifica sia nel settore della vaccinazione e sia in quello della produzione di nuovi farmaci.
Il Direttore generale di Arpacal Pappaterra ha relazionato sul ruolo che l’agenzia ambientale calabrese può avere nella ricerca applicata e sulle connessioni che vi sono tra ambiente e salute. In particolar modo Pappaterra, ripercorrendo anche le esperienze dell’agenzia di collaborazione con la ricerca universitaria calabrese, sin dal periodo in cui l’allora direttore generale professor Vincenzo Mollace guidava uno specifico centro dedicato alla tossicologia ambientale e alimentare, ha focalizzato il suo intervento prevalentemente su tre direttive: la collaborazione che l’agenzia, in qualità di nodo regionale della rete SNPA, deve svolgere nelle attività di ricerca nazionali per lo studio della presenza di tracce di COVID-19 nelle acque di depurazione delle reti metropolitane. In questo caso specifico è recente una raccomandazione comunitaria che impone dall’ottobre del prossimo anno che tutte le città che hanno più di 150.000 abitanti si dotino di un sistema di allertamento nelle proprie reti depurative sull’eventuale presenza di virus.
Altro aspetto sottolineato da Pappaterra è la collaborazione con il Dipartimento di farmacia dell’Università Magna Grecia di Catanzaro con il quale è stato lanciato il progetto One Health per l’attivazione di un corso magistrale universitario in salute unica, con la possibilità di creare delle professionalità capaci di fornire il proprio supporto in tutto ciò che riguarda la ricerca e anche la prevenzione sulle possibili cause patologiche che potrebbero migrare dalla componente animale o ambientale all’uomo.
La terza direttiva, approfittando dell’intervento del sindaco di Crotone Vincenzo Voce, è stata quella di aumentare l’attenzione sul territorio crotonese, per quel che riguarda la tematica dei siti contaminati, sia dal punto di vista delle competenze ambientali per le quali l’Arpacal svolge il proprio compito in collaborazione con Ispra ed il ministro dell’ambiente, ma anche in un’ottica di epidemiologia ambientale. E su questo, Pappaterra ha proposto un incontro con il sindaco di Crotone per verificare ulteriormente i margini di una più approfondita collaborazione tra i due enti, ciascuno per quanto di competenza.