“Credo che il sistema delle Arpa regionali funzioni, ma sia troppo disomogeneo sul territorio. Vogliamo dare all’Ispra la possibilità di fornire direttive precise per controlli uguali in tutte le Regioni. Sarà un passo in avanti e una risposta di sistema a sostegno chi vuole fare impresa nel rispetto dell'ambiente e della legge".
Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che ha introdotto, assieme ai ministri Gentiloni e Martina, la Conferenza internazionale “L’uomo e l’ambiente: sfide globali, tutele e prospettive”, che si è tenuta venerdì scorso a Roma alla Scuola ufficiali dei Carabinieri.
“Il problema della legalità – ha affermato il ministro - ha raggiunto livelli preoccupanti nel settore dell’ambiente: ci sono infiltrazioni della criminalità organizzata in tutti i campi, dalle rinnovabili al settore dei rifiuti. La mafia si organizza per penetrare nei settori ad alta redditività e fare business. Per questo dobbiamo avere un presidio di legalità altissimo”.
In mancanza di una lotta forte alle ecomafie, ha aggiunto Galletti, l’economia legata all’ambiente “non sarà mai competitiva in Italia, perché la criminalità impedirà l’accesso agli imprenditori onesti”. La soluzione è, dunque triplice. Innanzitutto, ricorda il ministro "abbiamo introdotto la norma sugli ecoreati, per cui oggi chi inquina non solo paga ma va in galera, e lo abbiamo chiarito con nuove fattispecie nel codice penale”. In secondo luogo la confluenza del Corpo forestale nell’Arma dei Carabinieri “da' un nuovo assetto al settore ambientale dei Carabinieri molto importante in questa fase di passaggio verso l’economia circolare e questa rappresenta una buona risposta per contrastare più efficacemente la criminalità”.