Diffondere tra le famiglie calabresi la conoscenza dell’Ecolabel UE - Marchio europeo di qualità ambientale dei prodotti e servizi disciplinato dal Reg. CE n° 66/2010 - quale strumento concreto per orientarne i consumi in direzione responsabile e sostenibile, partendo dagli alunni delle scuole primarie e dai loro insegnanti; tutto ciò attraverso un percorso mirato di formazione ed aggiornamento denominato “L’Ecolabel nelle scuole, crescere nel rispetto dell’ambiente” progettato da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione.
Il servizio tematico Acque del Dipartimento di Cosenza dell'Arpacal ha comunicato questa mattina il rientro dei valori di balneabilità per i comuni di Acquappesa, Falconara Albanese - Torremezzo e Cariati.
“Alla pressione da parte dell’opinione pubblica sui risultati delle analisi delle acque di balneazione ci eravamo abituati, ma leggere su un quotidiano locale un articolo con informazioni del 2016, cioè dell’anno scorso, è la prima volta che ci accade. Ci vuole la collaborazione di tutti, Media compresi, a non generare, come è successo questa mattina sul quel tratto di costa tirrenica reggina, la paura collettiva”.
Nell’arco del biennio 2015-16 la Calabria ha visto consumare 1,4 chilometri quadrati del suo suolo, con picchi del 15% nel territorio comunale dei capoluoghi Catanzaro, Cosenza e Vibo Valentia. E’ quanto emerge dal “Rapporto nazionale sul consumo di suolo in Italia 2017”, presentato nei giorni scorsi a Roma dal Sistema Nazionale della Protezione Ambientale, in cui le pagine della Calabria sono state realizzate dal Centro Geologia e Amianto dell’Arpacal.
“Siamo costretti a puntualizzare, ancora una volta, che la nostra Agenzia opera nel rispetto di protocolli e procedure tecnico-scientifiche codificate a livello nazionale in qualunque matrice ambientale, ed in ogni singola attività analitica che svolgiamo non ci inventiamo nulla, ma seguiamo metodi già codificati. Operiamo, inoltre, secondo una programmazione coordinata con il Sistema Nazionale della Protezione Ambientale, ossia la rete federale delle Agenzie Ambientali e dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)”.
In forza dell’art.1 del Decreto Legge 50/2017, viene esteso anche all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal) il meccanismo impositivo del così detto “split payment”, previsto all’art. 1 c. 629 della legge di stabilità 2015.
E’ condensata in otto articoli la proposta di legge regionale “per la conservazione, gestione, controllo e tutela delle fanerogame marine praterie di Posidonia oceanica e di Cymodocea nodosa e dei fondali marini presenti lungo le coste della Calabria” che questa mattina l’assessore all’Ambiente della Regione, dr.ssa Antonella Rizzo, ha illustrato a conclusione di un workshop scientifico che l’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria) ha organizzato a Le Castella di Isola Capo Rizzuto (KR) per presentare gli obiettivi raggiunti e le prospettive future del progetto MUSMAP (Mappatura multiscala “in siti pilota” della Regione Calabria di praterie di Posidonia oceanica e Cymodocea nodosa).
La Regione Calabria si doterà di una legge regionale, tra le poche in Italia, per la promozione della tutela e conservazione delle praterie di Posidonia Oceanica lungo le proprie coste. L’Assessore alla Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria, Dr.ssa Antonella Rizzo, illustrerà i dettagli di questa proposta di legge mercoledì 28 giugno 2017, in occasione di un Workshop Scientifico che l’Arpacal (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria) terrà nel Complesso Turistico “Baia degli Dei” a Le Castella di Isola Capo Rizzuto (Crotone).