Le disposizioni del Governo per tenere a bada la diffusione del #coronavirus in Italia impongono alle Pubbliche Amministrazioni di dotarsi di soluzioni disinfettanti da mettere a disposizione del personale e del pubblico. In Arpacal, il laboratorio chimico di Catanzaro ha deciso, avendo ovviamente strumenti idonei, di "autoprodurre" il disinfettante.
Proseguono nel comprensorio del Cirò e della Valle del Neto, in provincia di Crotone, le date di lancio della campagna di educazione ambientale “Non Abusiamo del Mare”, a cura di Arpacal con la collaborazione della Capitaneria di Porto di Crotone e dell’Associazione nazionale Marinai d’Italia (ANMI) – sezione di Crotone, finanziata con fondi POR CALABRIA FESR-FSE 2014-2020, Piano di Azione 6 - Azione 6.5.A1 - SUB-Azione 4".
Dopo il primo appuntamento di lancio di Cirò lunedì scorso, prosegue il tour di “Non Abusiamo del Mare“, progetto di educazione ambientale dell’Arpacal ammesso al finanziamento nell'ambito dell'avviso pubblico “Educazione Ambientale” che ha selezionato i 16 progetti vincitori a valere su risorse POR CALABRIA FESR-FSE 2014-2020, Piano di Azione 6 - Azione 6.5.A1 - SUB-Azione 4".
E’ stato il Dipartimento provinciale di Reggio Calabria dell’Arpacal, con il suo Servizio tematico Radiazioni e Rumore, diretto dall’ing. Francesco Suraci, ad esprimere il primo parere tecnico ambientale per l’installazione in Calabria della prima antenna di telefonia mobile con la tecnologia 5G.
Da uno studio idro-geochimico di area vasta che l’Arpacal, per conto del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, ha svolto nella Piana di S. Eufemia Lamezia, e più in particolare nella Zona Industriale di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, è emersa la presenza di valori anomali di alcune sostanze - tra cui Arsenico, Ferro e Manganese – riscontrate nella porzione di acquifero alluvionale e costiero di quell’area. Lo studio ha permesso, altresì, di determinare che le cause di tale anomalia siano naturali e non antropiche, e quindi non determinate dall’azione dell’uomo.
Insegnare le principali tecniche usate in laboratorio, così come illustrare le metodiche usate quando si è in servizio sul territorio, facendo capire alle giovani generazioni quanto sia interessante, ed altresì carico di responsabilità, lavorare nell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente.
Accogliere le richieste della scuola, luogo privilegiato dell’educazione formale, è per l’Arpacal sempre una interessante opportunità per coinvolgere gli studenti in percorsi educativi sui temi ambientali e della sostenibilità.
Patrocinato dall’Arpacal, si è tenuto questa mattina nell’Aula Magna dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Leonardo da Vinci” di San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza, il seminario informativo dal titolo “Gas radon: esposizione, valutazione del rischio, prevenzione, mitigazione”.