Il Servizio Acque del Dipartimento di Vibo Valentia dell’Arpacal ha comunicato ieri al Sindaco di Pizzo Calabro, al Ministero della Salute ed alla Regione Calabria, l’esito delle analisi suppletive delle acque di balneazione riferite al punto denominato “Lido Malfarà” che, come noto, avevano dato esito sfavorevole per il prelievo del 26 giugno scorso.
Dopo aver conosciuto, in un primo incontro, i direttori dei dipartimenti e dei centri regionali, giovedì scorso in Sede Centrale alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente, dr.ssa Antonella Rizzo, e dell’ex Commissario dell’Agenzia, Avv. Maria Francesca Gatto, oggi il neo Direttore Generale dell’Arpacal, dott. Domenico Pappaterra, ha fatto visita al dipartimento provinciale di Cosenza dell’Agenzia.
Una giornata d’esami ma anche di conoscenza diretta dei laboratori dove si svolge l’attività tecnica di cui si è studiato durante il corso. Gli studenti del Master Universitario di I livello in Radioprotezione, promosso dai Dipartimenti di Fisica, Farmacia e Scienze della Terra dell’Unical, con la collaborazione dell’Arpacal, hanno giovedì scorso fatto visita ai laboratori del dipartimento provinciale di Catanzaro dell’Arpacal.
ll servizio tematico Acque del Dipartimento provinciale di Vibo Valentia dell’Arpacal ha trasmesso questa mattina al Sindaco del Comune di Pizzo Calabro (VV) l'esito delle analisi delle acque di balneazione effettuato il 26.06.2019 che ha dato esito dinon conformità rispetto ai parametri previsti dal decreto legislativo 116 del 2008.
codice univoco IT 018102027012 - punto denomiato "Lido Malfara"
Sono già in atto controlli suppletivi sull'area; ora spetta al Comune, come richiesto dall’Arpacal, comunicare all’Agenzia le misure di gestione intraprese, come l’individuazione delle cause di inquinamento, i programmi d'intervento, la rimozione delle cause, nonché la relativa ordinanza sindacale di divieto alla balneazione per il tratto indicato.
Con un emozionante saluto di commiato, si è concluso nei giorni scorsi il tirocinio formativo che le studentesse, frequentanti il corso di studi “Tecnico Superiore per la Ricerca e lo Sviluppo di Prodotti e Processi a Base Biotecnologica” presso l’Istituto Tecnico Superiore “Tirreno” di Fuscaldo (CS), hanno svolto nei Laboratori Bionaturalistico e Chimico del Dipartimento Arpacal di Reggio Calabria.
L’invasione della plastica nei mari e sulle spiagge non è un problema lontano dalle nostre routine locali quotidiane. Anche in Calabria, lo Jonio ed il Tirreno sono stati negli ultimi anni oggetto di questa progressiva invasione di spazzatura che, oltre a deturpare le bellezze marine e delle spiagge, mette in pericolo la loro biodiversità.
Sono 251 su 404 i Comuni Calabresi, pari al 62,12 % sul totale, che hanno trasmesso al Catasto regionale rifiuti presso l’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria) le schede per la quantificazione dei rifiuti urbani e rifiuti differenziati per l’anno 2018. Il termine di scadenza per l’invio delle schede era stato fissato al 5 maggio, ma alcuni Comuni, in considerazione del fatto che al 22 giugno sarebbe scaduto il termine per l’invio del MUD (Modello dichiarazione Unica Ambientale) alle Camere di Commercio, hanno erroneamente considerato quest’ultima data come riferimento per l’invio delle schede all’Arpacal.
“Il vero risultato per il quale non finiremo mai di impegnarci, sarà quello di contribuire a rafforzare la consapevolezza e l’importanza che il mare riveste in Calabria”. Il dr. Emilio Cellini, direttore del Centro Regionale Strategia Marina dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria) nel presiedere i lavori del workshop #IoSonoMare, fortemente voluto dal Sottosegretariato del Ministero dell’Ambiente e che si è tenuto ieri in Cittadella regionale a Catanzaro, è stato risoluto. “Il mare della nostra Calabria, al di là delle politiche di difesa, è un patrimonio ancora da scoprire per molti, calabresi compresi, e da saper sfruttare con criterio e sostenibilità”.