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Balneazione 2017: esito sfavorevole in un punto a Isola Capo Rizzuto (KR)

Con nota trasmessa questa mattina al Sindaco di Isola Capo Rizzuto (KR), e contestualmente alla Regione Calabria e al Ministero della Salute, il Dipartimento provinciale di Crotone dell’Arpacal ha comunicato che "nelle analisi effettuate sul campione di acqua di mare prelevato il 16.08.2017 alla stazione di campionamento denominata "Hotel Club Le Castella", è stato rilevato un esito SFAVOREVOLE per il parametro microbiologico "Enterococchi intestinali", con valore superiore a quello imposto dalla normativa vigente: (Enterococchi intestinali: 588 UFC/I00 ml (valore limite 200UFC/100ml)

Il Dipartimento Arpacal di Crotone ha comunicato, infine, al Sindaco di Isola Capo Rizzuto (KR) che "i risultati dei controlli suppletivi, che saranno effettuati al fine di verificare l'entità e la durata dell'inquinamento, saranno comunicati nel più breve tempo possibile".

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Balneazione 2017: esito sfavorevole in un punto a Cutro (KR)

Con nota trasmessa questa mattina al Sindaco di Cutro (KR), e contestualmente alla Regione e al Ministero della Salute, il Dipartimento provinciale di Crotone dell’Arpacal ha comunicato che "le analisi effettuate sul campione di acqua di mare prelevato il 16.08.2017 alla stazione di campionamento denominata "Campeggio Arcobaleno", hanno dato esito sfavorevole per il superamento del valore del parametro di Escherichia coli rispetto a quello imposto dalla normativa". Il valore riscontrato è di 690 UFC/100ml mentre il limite imposto dalla normativa è di 500 UFC/100ml.

Il Dipartimento Arpacal di Crotone ha comunicato, infine, al Sindaco di Cutro che "i risultati dei controlli suppletivi, che saranno effettuati al fine di verificare l'entità e la durata dell'inquinamento, saranno comunicati nel più breve tempo possibile".

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Precisazioni sulla balneazione a Santa Caterina dello Ionio (CZ)

In relazione agli articoli apparsi sui quotidiani e relativi  al “cortocircuito” comunicativo tra Arpacal e Comune di Santa Caterina dello Ionio si evidenzia che Arpacal, come da procedura, ha inviato prontamente tramite la propria PEC entrambe le comunicazioni alle mail istituzionali presenti sul sito del Comune e alla Capitaneria di Porto e che tali comunicazioni contenevano i valori numerici relativi ai due parametri che la normativa impone di ricercare.

A seguito di un contatto telefonico voluto da Arpacal con un funzionario comunale, si è appreso che le mail istituzionali sul sito del Comune di Santa Caterina dello Ionio non sono aggiornate e pertanto ci è stato fornito l’indirizzo PEC attualmente in uso; chiarite quindi le ragioni del “cortocircuito”.

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Torna balneabile il punto "non conforme" a Santa Caterina dello Ionio (CZ)

Si comunica che il controllo aggiuntivo effettuato in data 14/08/2017 per evidenziare un "inquinamento di breve durata" (D.lgs 116/08 art.2 comma d e allegato 4 comma 5) ha dato esito favorevole; il punto denominato "300 mt Nord Torrente San Giorgio", ricadente nel Comune di Santa Caterina dello Ionio (CZ), risulta perciò conforme ai valori limite indicati dal D.M. 30 marzo 2010.
Tale comunicazione è stata inviata dal dipartimento Arpacal di Catanzaro al Sindaco del Comune di Santa Caterina dello Ionio (CZ).

 

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Torna balneabile il punto "non conforme" a Satriano (CZ)

Si comunica che il controllo aggiuntivo, effettuato in data 11.08.2017 per evidenziare un "inquinamento di breve durata" (D.lgs 116/08 art.2 comma d e allegato 4 comma 5), ha dato esito favorevole, vale a dire che il punto denominato Località Fazzaro risulta conforme in base ai valori limite indicati dal D.M. 30 marzo 2010 e perciò balneabile.

Tale comunicazione è stata inviata dal dipartimento Arpacal di Catanzaro al Sindaco del Comune di Satriano (CZ).

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Balneazione 2017: tornano balneabili i punti "non conformi" sul Tirreno cosentino

Si comunica che, a seguito delle analisi suppletive dei campioni di acqua di mare ricadenti nei comuni di San Lucido, Paola, Amantea/Nocera Terinese, tutti i punti di prelievo sottostanti sono ritornati conformi ai limiti della normativa e perciò sono da considerarsi idonei alla balneazione:

  • 200 mt Sud canale prospiciente il Depuratore (Paola) N.B.- tale punto è comunque classificato in qualità "scarsa" come disposto dalla Classificazione delle acque di balneazione della Regione Calabria
  • 200 mt Nord canale prospiciente Depuratore (Paola)
  • Via Petrulla (Paola)
  • 200 mt Sx torrente Deuda (San Lucido)
  • 150 mt sx torrente San Cono (San Lucido)
  • Torrente Petralonga (San Lucido)
  • 100 m sx fiume Torbido (Amantea- Nocera Terinese).

Le comunicazioni sono state inviate dal dipartimento Arpacal di Cosenza ai Sindaci dei Comuni interessati.

 

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Balneazione 2017: informazioni aggiornate sullo ionio catanzarese

Sono in svolgimento in queste ore le analisi suppletive dei soli due punti dove sono state riscontrate "non conformità" sullo ionio catanzarese;i primi risultati indicano un miglioramento nei punti campionati.

Si precisa, per evitare fraintendimenti, che la non conformità dei parametri in un punto non equivale a rendere "non balneabile" l'intera costa del Comune interessato ma solo l'area esaminata

A tal proposito si ribadisce che i 6 punti campionati nel comune di Soverato, i 3 di Badolato, gli altri 3 punti di Santa Caterina sullo Ionio oltre che quelli ricadenti dei comuni di Davoli e Guardavalle non presentano nessuno sforamento rispetto i limiti imposti dalla normativa.

 

 

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Balneazione: non conformità a San Lucido(CS).

Il Servizio Acque del Dipartimento provinciale di Cosenza dell'Arpacal ha comunicato questa mattina al Sindaco di San Lucido (CS), e contestualmente al Ministero della Salute ed alla Regione Calabria, che nei campioni di acqua di mare prelevati in data 08.08.2017 è stato riscontrato un valore di Enterococchi intestinali non conforme ai limiti del D. Lgs. 116/08, nei punti denominati:

  • 200 mt Sx torrente Deuda
  • 150 mt sx torrente San Cono
  • Torrente Petralonga

pertanto le suddette aree non sono idonee alla balneazione".

Ora sarà compito del Comune avvisare la cittadinanza, identificare e rimuovere la causa dell'inquinamento, dandone comunicazione al Servizio Acque del Dipartimento Arpacal di Cosenza nonché al Ministero della Salute e alla Direzione Scientifica di Arpacal.

Verranno effettuati campionamenti suppletivi e, in caso di esito positivo, sarà data tempestiva comunicazione a codesto Ente per poter rimuovere il divieto temporaneo, per come previsto dal D. Lgs 116/08 art. 5 comma C.

 

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