Cresce la strumentazione tecnologica in dotazione al Centro Geologia e Amianto dell’Arpacal, diretto da Teresa Oranges, che ha il compito di fornire il suo supporto tecnico scientifico nella campo della geologia e delle applicazioni analitiche speciali su problematiche di ordine geologico-ambientali, nonché su tutte le attività istituzionali di verifica e controllo nell’ambito delle bonifiche di siti contaminati da materiali contenenti amianto.
Quattro istituti scolastici di istruzione superiore, dieci docenti impegnati nella programmazione e gestione delle lezioni, oltre duecento studenti direttamente coinvolti, ma soprattutto l’ambiente di un comprensorio, quello ricadente nel territorio di riferimento "UPTR 8bc - Valle del Neto e area del Cirò", da valorizzare, conoscere e tutelare. Non dimenticando le tante ore di lezione asincrona, attraverso la realizzazione di video divulgativi, tenute dai tecnici Arpacal nel corso di un biennio comunque contraddistinto dalle limitazioni determinate dalla pandemia Covid.
In occasione della giornata mondiale dell'acqua, il Consiglio Nazionale Geologi, il Centro studi del Consiglio Nazionale Geologi, IAH ( International Association of Hidrogeology), l’Università della Calabria ed il Consiglio Regionale Geologi della Calabria hanno organizzato il convegno dal titolo “Le acque sotterranee, salvaguardia e gestione adattiva della risorsa”.
Il Dipartimento provinciale Arpacal di Catanzaro, diretto da Filomena Casaburi, ha trasmesso nei giorni scorsi ai sindaci dei Comuni di Petronà e San Mango d’Aquino i risultati analitici del monitoraggio della presenza di gas radon, realizzato dal Servizio Agenti Fisici, negli edifici pubblici individuati dalle stesse amministrazioni comunali.
L’Arpacal, con il direttore generale Domenico Pappaterra e il direttore scientifico Michelangelo Iannone, ha partecipato al confronto sui siti inquinati e delle bonifiche che si è svolto lunedì scorso a Roma, nella sala Zuccari del Senato della Repubblica, su iniziativa della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA) e del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e il patrocinio, tra gli altri enti, del MITE.
Patrocinato dall’Arpacal, sabato scorso nella sala della Provincia di Vibo Valentia si è svolto il convegno “Il bosco alimenta e protegge, proteggiamo il bosco”, organizzato dall’Arci-caccia di Vibo Valentia e coordinato dal giornalista Maurizio Bonanno.
A seguito degli eventi bellici in Ucraina e le preoccupazioni per il rilascio di sostanze radioattive, le agenzia ambientali italiane, in stretto rapporto con l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (ISIN), stanno dedicando particolare attenzione al monitoraggio dei radionuclidi in atmosfera. L’Arpacal è tra le agenzie ambientali che hanno potenziato i monitoraggi ordinari, previsti dalla REte di SOrveglianza della RADiottività (RESORAD) coordinata dall’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
A partire dalle prime ore del mattino e fino alla tarda serata di ieri, nelle province di Catanzaro, Cosenza e Vibo Valentia, su iniziativa del Comandante della Legione Carabinieri “Calabria” e di concerto con il Comandante della Regione Carabinieri Forestale, è stata eseguita l’operazione “Deep”, un intervento complesso in materia ambientale attuato mediante l’impiego coordinato e simultaneo di squadre congiunte, composte da Carabinieri dell’Organizzazione Territoriale e Forestale affiancati, per la perlustrazione di aree impervie e acquitrinose, da Squadre operative dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, con il supporto aereo dell’8° Nucleo Elicotteri CC di Vibo Valentia e per il controllo di mirati obiettivi da personale del Nucleo Operativo Ecologico di Catanzaro.