E’ iniziata oggi, per concludersi presumibilmente il 12 aprile, salvo scoperte anticipate, una speciale missione che vede protagonista l'Arpacal, l'agenzia regionale per l'ambiente della Calabria. Si tratta di un monitoraggio veramente particolare perché le strumentazioni di alta tecnologia che l'Arpacal usa per conoscere le profondità del mare calabrese, in questa occasione serviranno a trovare un reperto archeologico tanto importante quanto avvolto nel mistero e nella leggenda.
Il Consiglio regionale della Calabria, nella seduta assembleare di ieri, ha approvato la proposta di legge (primo firmatario il consigliere Michelangelo Mirabello), che introduce nella legge regionale 20/99, istitutiva dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria), una norma di primo adeguamento del corpus normativo regionale alla legge 132/16, entrata in vigore il 14 gennaio 2017, che istituisce il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA).
Sono circa quattrocento le cavità censite dal Catasto Grotte della Calabria: alcune hanno uno sviluppo di poche decine di metri, mentre altre di diversi chilometri. Queste cavità naturali, dall’incommensurabile valore naturalistico-ambientale, sono spesso meta di appassionati frequentatori, ma anche degli operatori del Servizio Regionale del Soccorso Alpino e Speleologico della Calabria (SASC) che, nell’ambito delle loro attività istituzionali, sono chiamati ad operare in tali luoghi percorrendo lunghi corridoi di roccia o incuneandosi tra strettoie, a volte allagate, in ambienti impervi, ostili ed in condizioni particolarmente disagiate.
Gli alunni di due terze elementari dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” del Comune di Villa San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria, accompagnati dagli insegnanti, hanno effettuato ieri una visita guidata presso i laboratori Bionaturalistico e Chimico Tossicologico del Dipartimento ARPACAL di Reggio Calabria.
Dopo i profili Facebook , Twitter, Google+ e Instagram, da questa mattina sono attivi due nuovi canali social per mettersi in contatto con l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria: si tratta di Telegram e WhatsApp, le più diffuse piattaforme di messaggistica istantanea.
E’ quella tirrenica, con 11502 ritrovamenti a fronte dei 5882 della jonica, la costa di mare calabrese più soggetta alla presenza di rifiuti spiaggiati. La maggior parte di questi rifiuti, rispettivamente il 90% sul Tirreno ed il 76% sullo Jonio, sono di materiale plastico e, in particolar modo, buste per la spesa, buste per l’immondizia, ma anche cannucce, posate e piatti di plastica, anelli di plastica di tappi di bottiglia e lattine, e diversi tipi di contenitori per alimenti.
Approvato con delibera 74 del 13/02/2017 a firma del Commissario Straordinario, Avv. Maria Francesca Gatto, è pienamente operativo il Piano della Performance 2017-19 dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Calabria (ARPACAL).
Installata nella giornata di ieri dai tecnici del Servizio Tematico ARIA del Dipartimento provinciale di Crotone dell’Arpacal (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria), è pienamente operativa da questa mattina la stazione mobile di monitoraggio della qualità dell’aria nell’ex discarica comunale di Crotone in località Tufolo – Farina.