Anche in provincia di Catanzaro, come su tutto il territorio regionale, prosegue la campagna di monitoraggio della presenza di gas radon nei luoghi pubblici e nelle civili abitazioni, realizzata dall’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal).
Un percorso conoscitivo tra il verde della città, quello compiuto nei giorni scorsi da un gruppo di studenti dell’Istituto reggino “D. Vitrioli”, seguiti dalla Dr.ssa Elisabetta Pellegrini, esperta biologa del Dipartimento ARPACAL di Reggio Calabria con la partecipazione di rappresentanti dell’Associazione “Rifiuti Zero”.
Anche l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal), con tre tecnici e strumentazione al seguito, sta partecipando in questi giorni, insieme ad altre sedici agenzie ambientali regionali, al circuito d'interconfronto per le misure degli inquinanti gassosi nell’aria ambiente organizzato dal Servizio Metrologia Ambientale di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
Dopo una fase di acquisizione dei dati nel dicembre scorso e conseguente elaborazione grafica, il Centro geologia ed Amianto dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) ha concluso la fase di avvio delle attività di geofisica marina.
Se il radon è un gas naturale ma radioattivo presente nel suolo e nelle rocce, si capisce l’importanza della campagna di misurazione avviata dai tecnici del dipartimento di Vibo dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria (Arpacal) e che ieri ha riguardato tutte le frazioni del Comune di Ricadi: Brivadi, Ciaramiti, Faro Capo Vaticano, Lampazzone, Orsigliadi, San Nicolò, Santa Domenica , Santa Maria, Stazione di Ricadi, Torre Marino.
Ha fatto tappa ieri a Bisignano, in provincia di Cosenza, il progetto di monitoraggio della presenza di gas radon nei luoghi pubblici e nelle private abitazioni che Arpacal ha avviato su tutto il territorio regionale. L'ingegnere Giacomina Durante, tecnico del laboratorio fisico del Dipartimento provinciale Arpacal di Cosenza, accompagnato dall'architetto Sireno dell'Ufficio tecnico del Comune del Beato Umile, ha posizionato i esposimetri per la misurazione della presenza di questo gas radioattivo nei luoghi individuati dall'Amministrazione comunale così come nelle abitazioni dei privati cittadini che hanno aderito all'iniziativa.
Presso il Polo Scolastico di Amantea si è tenuto nei giorni scorsi il primo incontro del progetto “Quant’è Profondo il Mare” che vede coinvolta l’Arpacal e altre istituzioni, Amministrazione Comunale di Amantea, Guardia Costiera, Protezione Civile, associazioni, Rotary Club Amantea-Paola, Lega Navale, ANMI Amantea.