L'inquinamento da microplastiche negli ambienti marini è particolarmente insidioso, poiché una piccola frammentazione può avere accesso alla catena alimentare. Non ne sono esenti i mari che bagnano la Calabria, e più in generale tutto il Mediterraneo centrale, che è diventato una vasta area di accumulo di detriti di plastica, comprese le microplastiche, la cui composizione polimerica è ancora in gran parte sconosciuta.
Con il patrocinio dell’Arpacal e Sigea (Società Italiana di geologia Ambientale), si è svolto sabato scorso l’evento “Il paesaggio archeologico come espressione culturale” con l’esempio di “Zungri: la città di Pietra – l’insediamento rupestre degli Sbariati”, organizzato dall’Ordine degli Architetti della provincia di Vibo Valentia.
Il caso del rinvenimento di otto sorgenti di radio 226 sepolte sotto il manto stradale, in un’area industriale del territorio vibonese, attenzionato anche da una indagine della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, sarà oggetto di dibattito scientifico nel corso dell’annuale congresso nazionale dell’Associazione italiana di radioprotezione, in programma da oggi sino all’1 ottobre prossimo a Roma.
Alla Notte dei ricercatori Europei, in programma domani 24 settembre, Arpacal partecipa all’interno del progetto “SuperScienceMe” guidato dall’Università della Calabria in sinergia con Università di Catanzaro, Università di Reggio Calabria, Università della Basilicata, CNR, Regione Calabria e Regione Basilicata.
Con la presentazione di tre studi in tema di idrogeologia applicata alla matrice ambientale “acque sotterranee”, l’Arpacal ha partecipato nei giorni scorsi al 90° Congresso Internazionale della Società Geologica Italiana dal titolo “Geology without Borders” , che si è tenuto dal 14 al 16 settembre scorsi a Trieste.
L’Arpacal con delibera del direttore generale Dott. Domenico Pappaterra, ha formalmente aderito “Tavolo tecnico regionale permanente per il coordinamento dei soggetti istituzionalmente preposti alla mitigazione del fenomeno dell’erosione costiera in Calabria” istituito dalla Giunta regionale della Calabria, con delibera 405 del 17 agosto scorso, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo.
Pubblicato dall’ISPRA il primo rapporto sulle attivazioni del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) in situazioni di emergenza, elaborato con la collaborazione dei referenti della Rete operativa SNPA per le emergenze ambientali sulla base dei dati relativi a eventi occorsi nel 2019. Per l’ARPA Calabria il referente della rete operativa è il dr. Clemente Migliorino, dirigente del Centro regionale Controlli ambientali e rischi della Direzione Scientifica.
E’ la stazione di Monasterace – Punta Stilo, in provincia di Reggio Calabria, con un valore di 170,8 mm, ad aver registrato la precipitazione più elevata nel weekend da poco concluso, seguita dalla stazione di Petronà , in provincia di Catanzaro, con 107,4 mm, e Soverato con 92,6 mm. A registrarlo la rete meteorologica regionale del Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal che ha seguito H24 la perturbazione che ha determinato precipitazioni intense, soprattutto sul versante ionico e in particolare sulle zone costiere.