Ha avuto inizio questa mattina in comune di Lago, in provincia di Cosenza, il sopralluogo dei tecnici del Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal, insieme a personale dell’ISPRA, per la valutazione dello stato di funzionamento della strumentazione e della rete di rilevamento GPS, installata sulla frana di Lago. Tale rete, dopo una fase di manutenzione, sarà trasferita all’Arpacal in base a quanto disposto da una convenzione già siglata con ISPRA ed Autorità di Bacino Regionale della Calabria.
Il laboratorio bionaturalistico del Dipartimento provinciale di Catanzaro dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) ha superato oggi brillantemente la verifica ispettiva di Accredia, l’Ente nazionale di accreditamento.
Anche l’Arpacal sarà presente, come è consuetudine già da diversi anni, al Convegno Nazionale di Radioprotezione, organizzato dall’Associazione Italiana di Radioprotezione (AIRP) e dall’ARPA Friuli Venezia Giulia, questo importante momento di incontro e dibattito della comunità scientifica nazionale che si terrà a Trieste dal 19 al 21 ottobre prossimi. Si ricorderà, infatti, che nel 2011 il convegno si tenne a Reggio Calabria con il patrocinio e la fattiva collaborazione organizzativa dell’Agenzia ambientale calabrese.
Si è svolto a Cosenza lo scorso fine settimana il XXVII congresso Calabro Siculo della Società Italiana di igiene, medicina preventiva e salute pubblica. Un importante consesso scientifico al quale l’Arpacal, oltre a concedere il patrocinio per l’evento, ha preso parte nella Sessione Ambiente con le relazioni del dr. Francesco Nicolace, direttore del Centro di Epidemiologia Regionale Ambientale dell’Arpacal, e l’ing. Domenico Vottari, dirigente della Direzione Scientifica Arpacal.
“La nostra agenzia opera nel rispetto di protocolli e procedure tecnico-scientifiche codificate a livello nazionale in qualunque matrice ambientale, ed in ogni singola attività analitica che svolgiamo non ci inventiamo nulla, ma seguiamo metodi già codificati. Operiamo, inoltre, secondo una programmazione coordinata con il Sistema Nazionale della Protezione Ambientale, ossia la rete federale delle Agenzie Ambientali e dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)”.
Riprende dopo la pausa estiva il piano di monitoraggio del gas radon a cura dei dipartimenti provinciali dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria). In provincia di Vibo Valentia, nei giorni scorsi, tecnici del dipartimento provinciale Arpacal hanno fatto tappa a Zungri, conosciuta come città della pietra, per via dei numerosi insediamenti rupestri, ed importante centro del Monte Poro.
Prosegue il percorso di Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria) nell’attuazione del GPP (Green Public Procurement - letteralmente Acquisti Verdi della Pubblica Amministrazione) per contribuire a ridurre gli impatti ambientali della spesa pubblica mediante l’adozione sistematica e coerente di procedure e comportamenti che - oltre a garantire l’osservanza degli obblighi normativi sugli acquisti verdi introdotti dalla L. 221/2015 e dal D.lgs. 50/2016 - perseguano finalità di tutela ambientale sempre più ambiziose anche nelle abitudini di consumo dell’Ente.
Per la prima volta, in tanti anni di monitoraggio, fa la comparsa sulla costa tirrenica cosentina, caratterizzata sinora dall'assenza di microalghe potenzialmente tossiche, l’alga denominata Ostreopsis ovata.