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Verifiche impiantistiche

L'Arpacal ai sensi dell’Art. 6 della L.R. 20/99 è l'ente preposto all'esercizio delle funzioni tecnico-operative per la prevenzione, protezione e controllo ambientale, nonché all'erogazione di prestazioni analitiche di rilievo sia ambientale sia sanitario, ivi incluso attività di studi, ricerche e di verifiche tecnico-impiantistiche.
Arpacal effettua le verifiche ad impianti e macchinari soggetti a controlli periodici così come previsto dalla normativa vigente.
Queste verifiche, che rientravano originariamente nelle competenze delle Aziende Sanitarie Provinciali, attualmente vengono effettuate, per disposizione legislativa, dall’Agenzia quale soggetto competente e/o in convenzione con le ASP stesse.
Il D.P.R. 462/01 individua, inoltre, la competenza diretta delle Arpa per le verifiche periodiche degli impianti di messa a terra e di protezione contro le scariche atmosferiche e per l'omologazione e le rispettive verifiche degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione ed incendio.L’attività di verifica è affidata ai Servizi per le Verifiche Impiantistiche dei Dipartimenti Provinciali dell’Agenzia secondo le indicazioni logistiche successive.

IMPIANTI SOGGETTI A CONTROLLO

Gli impianti e le macchine soggetti al controllo sono:

•    Apparecchi in pressione, generatori di vapore ed impianti di riscaldamento;
•    Apparecchi di sollevamento, gru, idroestrattori, ponti sviluppabili, scale aeree, ponti sospesi;
•    Ascensori e montacarichi;
•    Impianti elettrici di messa a terra,di protezione contro le scariche atmosferiche, ed Impianti elettrici in luoghi con pericolo di esplosione ed incendio;

TARIFFE

Con Decreto Dirigenziale del 23 novembre 2012, emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero della Salute ed il Ministero dello Sviluppo, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 279 del 29 novembre 2012, sono state emanate le nuove tariffe per le attività di verifica periodica delle attrezzature di lavoro di cui all’allegato VII del Decreto Legislativo 9 ottobre 2008, n. 81 e successive modifiche ed integrazioni. Si precisa che le nuove tariffe, in vigore dal 30 novembre 2012, sono riportate nell’allegato del Decreto, parte integrante dello stesso, e saranno aggiornate automaticamente ogni due anni sulla base degli indici ISTAT.                                                                  Le altre prestazioni non incluse nel tariffario nazionale sono fatturate secondo il tariffario regionale Arpacal.

Per consultare le tariffe clicca qui

 

N.B.: I versamenti vanno intestati al seguente IBAN:

ARPACAL - IT03B0306904439100000300031

 

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Potrebbero interessarti:

NORMATIVA

Nuove disposizioni per l'abilitazione alla conduzione di generatori di vapore e disposizioni transitorie
Nella Gazzetta Ufficiale n. 242, del 30 settembre 2020, è stato pubblicato il Decreto n. 94 del 7 agosto 2020, del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali in materia di abilitazione alla conduzione di generatori di vapore, in attuazione dell’articolo 73-bis, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
Le disposizioni contenute nel nuovo Decreto sono entrate in vigore il 30 settembre 2021, ovvero decorsi dodici mesi dalla data di pubblicazione nella G.U.. Ad eccezione di quanto previsto dall’articolo 3, comma 4, ai sensi del quale il patentino di abilitazione ha validità fino al compimento del settantesimo anno di età. Tale disposizione si riferisce anche ai patentini già rilasciati alla data di pubblicazione del Decreto ed è immediatamente applicabile.
In particolare, con il nuovo decreto, vengono modificate le modalità di accesso agli esami di abilitazione che si svolgono presso le varie sedi territoriali dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Per poter accedere agli esami propedeutici al rilascio dei patentini di abilitazione (art. 3, D.M. n. 94/2020), è necessario frequentare appositi corsi di formazione teorico-pratica il cui accesso è regolato dai requisiti previsti all’articolo 4. I contenuti, la durata e le modalità di svolgimento dei corsi stessi, sono indicati nell’allegato II, del D.M. 94/2020.
Pertanto, a far data dal 30 settembre 2021, non essendo più in vigore il D.M. 01/03/1974 in quanto espressamente abrogato dal nuovo Decreto Ministeriale n. 94, del 7 agosto 2020, per poter accedere agli esami, non è più necessario:
· il rilascio, da parte di Arpacal, del libretto di tirocinio di cui all'art. 5, D.M. 01/03/1974;
· l’accertamento da parte dei tecnici Arpacal del tirocinio, previsto dall'art. 6, D.M. 01/03/1974, propedeutico all'ammissione agli esami per il conseguimento delle relative abilitazioni alla conduzione di generatori di vapore.

 

CONTATTI:

Provincia di Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone

presso il DIPARTIMENTO DI CATANZARO

Viale Lungomare Loc. Mosca - 88063 Catanzaro Lido

Tel. (+39) 0961731268 - Fax(+39) 0961738689

Dirigente : Ing. Giacinto Ciappetta

 

Provincia di Cosenza 

presso il DIPARTIMENTO DI COSENZA

Via Leonardo Da Vinci, 49-51 - 87040 Castrolibero (CS)

Tel. (+39) 098476963   Fax (+39) 098476963

Dirigente ad Interim: Ing. Giacinto Ciappetta

 

Provincia di Reggio Calabria

presso il DIPARTIMENTO DI REGGIO CALABRIA

Via Troncovito snc

Gallico Superiore (RC)

Tel/Fax (+39) 0965/372618

Dirigente ad interim: Ing. Giacinto Ciappetta

 

 

Radioattività ambientale - Provincia di Crotone

In questa sezione è possibile consultare i report relativi alla tematica Radioattività ambientale relativa alla provincia di Crotone:

Radioattività ambientale - Provincia di Catanzaro

In questa sezione è possibile consultare i report relativi alla tematica Radioattività ambientale relativa alla provincia di Catanzaro:

 

Radiazioni Ionizzanti

Si definisce radioattività la proprietà che hanno gli atomi, di alcuni elementi, di emettere spontaneamente radiazioni ionizzanti.

L’azione lesiva delle radiazioni ionizzanti sull’organismo è una diretta conseguenza dei processi fisici di eccitazione e ionizzazione degli atomi e delle molecole dei tessuti biologici quando questa ha energia sufficiente per produrre questi processi. La radioattività non é stata inventata dall'uomo, anzi, al contrario, esiste fin dal momento della nascita dell’universo.
Solo recentemente (circa 100 anni fa), lo scienziato francese Henry Becquerel ha scoperto l'esistenza della radioattività.
Fin dalla formazione della Terra, circa cinque miliardi di anni fa, la materia era formata da atomi stabili non radioattivi e atomi instabili radioattivi. Col trascorrere dei millenni, una gran parte di elementi radioattivi, attraverso il processo di decadimento, hanno cessato di essere tali.
Tutto quello che ci circonda é "naturalmente" radioattivo.
Un chilogrammo di granito ha una radioattività naturale di circa 1000 Becquerel.
Un litro di latte ha una radioattività naturale di circa 80 Becquerel.
Un litro di acqua di mare ha una radioattività naturale di circa 10 Becquerel.
Un individuo di 70 kg ha una radioattività dell'ordine di 8000 Becquerel, causata dalla presenza, nel corpo umano, di isotopi radioattivi naturali (in gran parte, potassio-40, almeno 4452 Bq ).

Esempi delle sorgenti naturali

  • Sorgenti Naturali
  • Raggi Cosmici
  • Radionuclidi Cosmogenici (si chiamano cosmogenici in quanto prodotti per interazione dei raggi cosmici con nuclidi presenti nell’atmosfera: esempio il 14Carbonio, 7Berillio)
  • Radionuclidi primordiali (si chiamano primordiali in quanto hanno i tempi di dimezzamento dell’ordine dell’età del sistema solare: Esempi U-238, K40)


Sorgenti Naturali Modificate dalla Tecnologia

  • Materiali da costruzione
  • Viaggi in aereo ad alta quota
  • Combustione del carbon fossile


Apparecchi radiogeni e sorgenti radioattive

Sorgenti di utilizzo medico

Le sorgenti radiogene per uso medicale sono distinte in due grandi categorie: la prima si riferisce alle sorgenti radioattive e agli apparecchi radiogeni di utilizzo terapeutico e la seconda raggruppa le sorgenti radioattive e gli apparecchi radiogeni utilizzati ai fini di diagnostica clinica o di laboratorio.

  • Apparecchi di radiodiagnostica (Trocostratigrafo, Ortopantomografo, Telecomandato, Endorale, Tac, ecc.)
  • Radioterapia
  • MOC – Mineralometria Ossea Computerizzata
  • Pacemakers (di vecchia generazione- adesso hanno batterie al litio)
  • Brachiterapia (tecnica che con fasci interni al paziente uccide le cellule tumorali)
  • Sostanze radioattive per l’impiego in vivo (medicina nucleare), in vitro (laboratori di radio immunologia – RIA)


Sorgenti di utilizzo Industriali

Numerose sono le sorgenti utilizzate in ambito industriale, dalle caratteristiche ed attività assai varie:

  • Rivelatori di incendio
  • Misuratori di livello
  • Rivelatori di umidità e misuratori di contenuto di acqua
  • Misuratori di spessore
  • Misuratori di densità
  • Apparecchiature gammagrafiche per la determinazione di difetti nelle saldature e nelle fusioni
  • Grandi irradiatori per la sterilizzazione di derrate alimentari e prodotti medicali
  • Quadranti di strumentazione
  • Sistemi antistatici


Apparecchi di uso civile

  • Rivelatori di incendio
  • Rilevatori di fumo
  • Candele per motori a scoppio;
  • Spazzole per dischi in vinile;
  • Lampade al trizio;
  • Reticelle da campeggio;
  • Parafulmini


Apparecchi di misura e apparati di origine militare

  • Strumentazione di bordo (aerei, navi, mezzi mobili)
  • Bussole
  • Voltmetri
  • Mirini

Approfondimenti:

  • Clicca qui per accedere ai vademecum per l'apertura di alcune attività che necessitano di particolari requisiti normativi di cui si occupa il servizio tematico Radiazioni ionizzanti Arpacal;

 

RIEPILOGO REPORT RADON ARPACAL:

Acque di balneazione

Con il termine "acque di balneazione" vengono indicate le acque dolci superficiali, correnti o di lago e le acque marine nelle quali la balneazione e espressamente autorizzata o non vietata. Negli ultimi anni, con l’evoluzione del quadro normativo comunitario e nazionale, sono state introdotte profonde modifiche nelle modalità di monitoraggio e definizione dell’idoneità delle acque destinate alla balneazione. Dal 2010, con il Decreto legislativo 30 maggio 2008 n. 116 e con la successiva pubblicazione del Decreto Ministeriale 30/3/2010 (G. U. del 24 maggio 2010 S.O. 97), l’Italia ha recepito la Direttiva europea 2006/7/CE sulle Acque di Balneazione.

Clicca qui per la normativa completa

Tale normativa è finalizzata alla protezione della salute umana attraverso il monitoraggio delle acque destinate alla balneazione e all’attuazione di azioni indirizzate alla riduzione delle possibili cause di inquinamento.

La normativa vigente stabilisce:

  • la definizione delle acque di balneazione, intese come aree destinate a tale uso e non precluse a priori (aree portuali, aree marine protette – Zona A, aree direttamente interessate dagli scarichi, ecc.). che comprendono le acque superficiali, o parte di esse, nelle quali l’autorità competente prevede che venga praticata la balneazione e non ha imposto un divieto permanente di balneazione;
  • la determinazione di soli 2 parametri microbiologici da ricercare durante le analisi: Escherichia coli ed Enterococchi intestinali;
  • la frequenza di campionamento mensile nell’arco della stagione balneare (da aprile fino a settembre) secondo un calendario prestabilito prima dell’inizio della stagione balneare da ogni Regione; i campionamenti possono essere effettuati non oltre quattro giorni dalla data stabilita.
  • i punti di monitoraggio fissati all’interno di ciascuna acqua di balneazione. Questo permette di poter considerare il punto di monitoraggio al proprio interno rappresentativo della qualità dell´intera area; il punto stesso può essere individuato scegliendo fra due criteri: il massimo affollamento di turisti e il maggior rischio associato.
  • la definizione dei Profili delle acque di balneazione cioè la descrizione delle caratteristiche fisiche, geografiche ed idrologiche delle acque di balneazione e di altre acque di superficie che potrebbero essere una fonte di inquinamento rilevante, ai sensi della Direttive 2006/7/CE e 2000/60/CE. Sulla base dei profili individuati si passa all' identificazione ed alla valutazione delle cause di inquinamento che possono influire sulle acque di balneazione e danneggiare la salute dei bagnanti; (potenziale di proliferazione cianobatterica - potenziale di proliferazione di macroalghe e/o fitoplancton). Qualora la valutazione delle pressioni segnali la probabilità di un rischio di inquinamento di breve durata si dovranno fornire: le previsioni circa la natura, la frequenza e la durata dell´inquinamento di breve durata, le informazioni sulle restanti cause di inquinamento, e le scadenze fissate per l´eliminazione delle cause, le misure di gestione adottate durante l´inquinamento di breve durata nonché l´identità degli Enti o delle Autorità responsabili dell´ adozione.
  • la classificazione delle acque sulla base degli esiti di quattro anni di monitoraggio, secondo la scala di qualità: “scarsa, sufficiente, buona, eccellente”;
  • la regolamentazione degli episodi caratterizzati da “inquinamento di breve durata“ o da “situazioni anomale”.

Il monitoraggio delle acque di balneazione mira a verificare il rispetto dei limiti si legge per i parametri indicati:

Valori Limite per singolo campione

PARAMETRI Corpo idrico Valori
Enterococchi intestinali Acque marine 200 n*/100 ml
Acque interne 500 n*/100 ml
Escherichia coli Acque marine 500 n*/100 ml
Acque interne 1000 n*/100 ml

n* = UFC per EN ISO 9308-1 (E. coli) e  EN ISO 7899-2 (Enterococchi) o MPN per EN ISO9308-3 (E. coli) e EN ISO 7899-1 (Enterococchi) 

Ricordiamo che la balneazione è vietata permanentemente:

  • nei Porti per motivi legati al transito di imbarcazioni.
  • nella foce dei fiumi per motivi igienico sanitari legati alle caratteristiche delle acque convogliate a mare dai corpi idrici potenzialmente ricche di carichi antropici e/o inquinanti.
  • nelle aree marine protette – Zona A
  • nelle aree industriali

In caso di superamento dei limiti di legge Arpacal dà immediata comunicazione ai Comuni interessati affinchè questi, con ordinanza del Sindaco, adottino i divieti temporanei di balneazione e appongano intorno all'area segnaletica idonea a far conoscere il divieto ai bagnanti.

DECRETO DIRIGENZIALE:

 

PER SAPERNE DI PIU':

 

Informazioni in tempo reale:

  • Clicca sul banner per accedere al portale Portale Acque del Ministero della Salute in cui sono riportati in modo georeferenziato ed aggiornato i risultati delle analisi effettuate da Arpacal:

 

 datimare


2025

Report con elenco classificazione delle acque di balneazione 2025

 

Archivio Documentazione:

2024

2023

2022

2021

2020

2019

 

2018

 

2017

 2016

  • Riepilogo dati della campagna monitoraggio 2016  - clicca per il documento riassuntivo di tutti i campionamenti effettuati :    (PDF) - (Ods)

 

 

 

Acqua

Le acque dolci sono presenti sulla superficie terrestre nei fiumi, nei laghi e nei corpi idrici artificiali (invasi e canali); le acque si caricano poi di sostanze organiche ed inorganiche e di inquinanti in funzione dell'uso prevalente (agricolo, industriale, urbano) del territorio attraversato. Da quanto detto è chiaro che la fisiologia e l'evoluzione a breve e lungo termine degli ecosistemi acquatici dipende dalle caratteristiche del territorio che li circonda.Anche nelle acque dolci, come in tutti gli ecosistemi, si instaurano relazioni complesse a seconda della disponibilità delle fonti energetiche: gli organismi producono sostanze organiche che vengono utilizzate dagli erbivori.Gli erbivori rappresentano il cibo per i carnivori tra cui l'uomo che interaglisce con con le sue attività con tutto l'ecosistema.Ogni inquinante immesso perciò finisce inevitabilmente a contaminare non solo le acque ma, seguendo questa catena, anche il cibo con inevitabili conseguenze sulla salute umana.

Le principali attività svolte da Arpacal cercano di:

  • impedire un ulteriore deterioramento per proteggere e migliorare lo stato degli ecosistemi acquatici e degli ecosistemi terrestri e delle zone umide direttamente dipendenti dagli ecosistemi acquatici sotto il profilo del fabbisogno idrico;
  • agevolare un utilizzo idrico sostenibile fondato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche disponibili;
  • proteggere e migliorare l'ambiente acquatico, anche attraverso misure specifiche per la graduale riduzione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite degli inquinanti specifici e delle sostanze "prioritarie" e "prioritarie pericolose" individuate dalla normativa europea l'arresto o la graduale eliminazione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze prioritarie pericolose;
  • assicurare la graduale riduzione dell'inquinamento delle acque sotterranee;
  • contribuire a mitigare gli effetti delle inondazioni e della siccità;
  • garantire una fornitura sufficiente di acque superficiali e sotterranee di buona qualità per un utilizzo idrico sostenibile, equilibrato ed equo.

 

RIEPILOGO REPORT ACQUA ARPACAL:

  • Regione Calabria
  • Catanzaro
  • Cosenza
  • Crotone
  • Reggio Calabria

 

Aria
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Verifiche impiantistiche
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Acqua
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Balneazione
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